Ovviamente non si è mai arrivati allo scontro legale. Hazelight, autore del gioco, ha preferito abbandonare la proprietà intellettuale del marchio, soddisfacendo così la richiesta di Take-Two Interactive. Ufficialmente Fares e soci non possono ammettere nulla, se non appunto l'abbandono del trademark stesso, ma appare chiaro che dietro potrebbe esserci proprio quella lettera inviata dall'ufficio legale di uno dei publisher più grandi di questa industria. Interrogati da Eurogamer, le figure dietro Hazelight si dichiarano comunque fiduciosi di poter arrivare ad una risoluzione nel corso dei prossimi mesi.
It Takes Two è solamente l'ultima vittima di una manovra legale da parte di Take-Two Interactive che ha messo in difficoltà tantissimi realtà imprenditoriali statunitensi. Le parole "Rockstar", "Social Club", "Mafia", "Civilization", "Vice City" e molte altre sono, almeno per i legali del publisher, di proprietà dello stesso. È chiaro che nella lista figurino nomi davvero fin troppo simili a quelli utilizzati dagli studi sotto l'ombrello della società, ma è anche vero che alcuni di questi sono al limite e di utilizzo decisamente comuni. Per dare un'idea, tantissimi ristoranti o studi di tatuaggi con il nome "rockstar" sono finiti sotto la lente di ingrandimento.
Oltre ad Hazelight, anche Think Like A Rockstar, brand dedicato alla musica, si è arreso a Take-Two Interactive. Discorso diverso, invece, per Rockstar Axe Throwing, un club in Florida che si dedica al lancio dell'ascia, che ha voluto opporsi alla decisione instaurando così una lotta con il publisher.
A Way Out, uno dei primi giochi di Hazelight Studios, si può acquistare su Amazon.