League of Legends, Riot Games finalmente contro i comportamenti tossici

Riot Games interviene in maniera piuttosto drastica su un comportamento tossico presente in League of Legends: ecco tutti i dettagli.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Dopo aver preso provvedimenti anche in Valorant, Riot Games ha preso provvedimenti contro i giocatori tossici anche per quanto riguarda League of Legends. L'annuncio è stato riportato nel corso della giornata di ieri, tramite una press release che ha illustrato su quale comportamento il team di sviluppo andrà a colpire nel corso delle prossime settimane, tramite un aggiornamento al suo sistema di matchmaking.

Se per quanto riguarda lo shooter tattico Riot Games era passata al comando registrando le chat vocali, per evitare bullismo, in League of Legends invece il team di sviluppo ha deciso di interessarsi di un comportamento antisportivo, ovvero il fenomeno dell'AKF. In parole povere, Riot punirà i giocatori che intenzionalmente non prendono parte alla partita, lasciando dunque il loro personaggio fermo. Un problema che riguarda un'alta percentuale di giocatori totali, come dichiarato dal team di sviluppo. "Circa il 9% degli utenti applica questo comportamento AFK", le parole contenute nel comunicato stampa, che dimostrano come il fenomeno sia di proporzioni effettivamente molto grandi.

La punizione dei giocatori di League of Legends è davvero severa. Chiunque decida di utilizzare questo comportamento scorretto, infatti, si ritroverà praticamente bloccato fuori dalla coda. Niente più rallentamenti nel matchmaking, dunque: i giocatori saranno impossibilitati ad accedere alle partite. E non appena la penalità finirà, ci sarà comunque una punizione relativa ai tempi di attesa: ci vorrà sempre più tempo per trovare un giocatore. Con queste misure così punitive, Riot Games pensa dunque di poter mettere la parola fine a questi comportamenti tossici.

Se le misure avranno successo, solamente il tempo potrà dirlo. Sicuramente Riot Games ha intenzione di tenere puliti il più possibile i suoi giochi, siano essi League of Legends o Valorant. Chissà se nel futuro verranno prese iniziative simili anche in altri titoli, come ad esempio Rainbow Six Siege o Fall Guys.

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