Un report di Polygon ha gettato ombre e dubbi sulla gestione di TT Games per quanto riguarda non solo il franchise di LEGO Star Wars, ma anche sulla gestione degli uffici. TT Games è uno degli studi di punta di Warner Bros. Interactive Entertainment e si occupa oramai da diversi anni di produrre e lanciare ogni anno un gioco a tema mattoncini, attingendo da tantissime proprietà intellettuali diverse provenienti dal mondo della cultura POP. Purtroppo, stando ad alcune testimonianze, il clima lavorativo sarebbe dei peggiori e avrebbe portato ad una crescita costante degli straordinari.
I colleghi statunitensi hanno avuto modo di parlare con circa 30 persone, tra dipendenti ed ex impiegati, che hanno deciso di testimoniare in maniera anonima su ciò che succede all'interno degli uffici di TT Games. Si parte, ovviamente, dal crunch, che secondo un ex sviluppatore non era assolutamente un evento straordinario, anzi, era tutto premeditato. "I progetti erano spesso programmati con alcune sessioni di straordinario, spesso dovuto alle finestre di lancio di un videogioco: un tie-in di un determinato film oppure un titolo destinato a riempire i periodi vuoto, indirizzato a bambini e ragazzi". I dipartimenti più colpiti? Programmazione, dipartimento artistico e animazione, con tanto di urla e richieste di tornare al lavoro se qualcuno provasse anche solo ad uscire dopo aver terminato il suo turno.
Un'altra fonte ancora accusa TT Games di essere un ambiente ostile per le donne. Oltre al pay gap, ovvero la retribuzione inferiore rispetto ad un collega di sesso maschile, si parla anche di accuse di bullismo e commenti sul vestiario. In aggiunta, le donne non erano spesso promosse oppure non ricevevano adeguamenti salariali corretti rispetto agli sviluppatori maschi. Una situazione poco piacevole per lo studio, che si è aggravata ancora di più durante lo sviluppo di LEGO Star Wars: The Skywalker Saga.
La creazione di LEGO Star Wars The Skywalker Saga ha portato a cambi continui di design e richieste che non hanno mai aggiustato veramente il gioco. "Arrivavano e chiedevano di cambiare qualcosa, ma non volevano mai fare le cose giuste", ha dichiarato un ex impiegato. "Ho letto alcune recensioni, sono sempre le stesse: niente co-op online, telecamera ingestibile. I director arrivavano e dicevano di aggiungere uno skill tree simile a quello di God of War", ha continuato lo stesso impiegato. Una situazione che è destinata, ovviamente, a far discutere ancora, specialmente se pensiamo a quale tipo di pubblico si rivolgono questi giochi.
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