Phil Spencer: "Dobbiamo evitare di dividere giocatori e sviluppatori"

Phil Spencer ha spiegato il suo attuale punto di vista sul settore con un recente discorso sul rapporto fra giocatori e sviluppatori.

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a cura di Nicholas Massa

Phil Spencer è tornato nuovamente a parlare del settore del gaming, questa volta concentrandosi sul rapporto fra giocatori e sviluppatori. Dal suo punto di vista le compagnie specializzate non dovrebbero in nessun modo spingere verso una divisione fra autori ed appassionati, ma piuttosto puntare sulla materia prima e sulle possibilità creative da offrire alle persone, mettendo la loro gioia nel giocare al primo posto. 

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Queste parole sono state pronunciate da Phil Spencer nel corso del suo discorso della dodicesima edizione dei New York Game Awards, dove ha ritirato l'Andrew Yoon Memorial Legend Award. Dal suo punto di vista, specialmente oggi e in relazione a un mondo estremamente divisivo, i videogiochi dovrebbero mirare alla felicità degli appassionati, con la loro capacità d’immergerli in mondi costruiti ad oc per diventare esperienze memorabili.

"Oggi come autori, come leader e come costruttori di veri e propri mondi, la nostra più grande responsabilità è quella d’ispirare e invitare alla gioia. Ognuno dei centinaia di titoli che i giocatori hanno ormai a disposizione è un biglietto da visita per la felicità. Halo, God of War, Vampire Survivors, Peppa Pig; giochi grandi, giochi piccoli, giochi per mobile, giochi indie: ognuno di loro è progettato per infondere gioia alle nostre vite, per darci così tanta gioia che le persone ne parlino e la condividano”, ha detto Phil Spencer. “Noi che siamo qui proprio oggi e tutti i nostri team sparsi per il mondo, dobbiamo fare la nostra parte per dare eco alla gioia. I nostri autori, che coraggiosamente e intenzionalmente mostrano la loro visione al mondo, in particolare nell'attuale cultura di critica e cancellazione,  nostri giocatori che coraggiosamente e intenzionalmente ritagliano parte del loro tempo per i nostri giochi per riposare e rinvigorire le loro vite e i business leader, siamo chiamati ad avere il coraggio di proteggere e nutrire questa gioia collettiva. Siamo chiamati a incubare queste esperienze, crearle e farle crescere. A cercare e contornarci di una moltitudine di prospettive. A onorare le nostre differenze tra le varie esperienze e geografie, e a praticare l'empatia quando ascoltiamo volontariamente gli altri. Dobbiamo evitare di dividere i giocatori e gli autori, e invece dobbiamo farli avvicinare, mentre avanziamo e amplifichiamo insieme la gioia. Questo è l'effetto eco della gioia videoludica”.

Parole come queste incuriosiscono non solamente dal punto di vista commerciale ma anche dal punto di vista morale. La visione di Spencer sembra più chiara che mai.

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