Se Call of Duty salta il 2023, Activision ha preso la direzione giusta

La possibilità di non vedere Call of Duty nel 2023 è una notizia molto positiva, soprattutto per Activision.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Con il grande successo di Modern Warfare 2, che in appena dieci giorni ha incassato un miliardo di Dollari, il futuro di Call of Duty appare sempre più luminoso. Non c'è Warzone che tenga: il franchise di casa Activision è ancora un punto di riferimento per il multiplayer su console e PC, e chi sperava che il fenomeno potesse in qualche modo essersi arenato, beh, semplicemente si sbagliava. Il futuro della serie, però, potrebbe apparire decisamente diverso.

Nel corso della notte italiana, Activision ha presentato i risultati finanziari dell'ultimo trimestre, svelando che nel 2023 Call of Duty riceverà una "full premium release". Per la prima volta, il publisher non ha parlato ufficialmente di un nuovo gioco, alimentando così le speculazioni e i rumor che vorrebbero una gigantesca espansione per Modern Warfare 2, il capitolo di quest'anno. A irrompere nella scena è anche Jason Schreier, giornalista di Bloomberg e molto vicino al mondo dei videogiochi, che ha di fatto "confermato" l'assenza di un nuovo gioco completo del franchise in favore proprio di un enorme DLC per il titolo del 2022. Se questo scenario dovesse realizzarsi, tutti i videogiocatori dovrebbero alzarsi in piedi e applaudire Activision.

Nel corso di questi ultimi anni, i videogiochi basati esclusivamente sul multiplayer si sono evoluti tantissimo, diventando appunto dei servizi e non più solo dei giochi. Titoli come Rainbow Six Siege, per esempio, ricevono continuamente update (a pagamento e non solo) che includono nuovi pass stagionali, nuovi operatori e nuove mappe. In un mondo che sembra evolversi, Call of Duty è ancora ancorato a un sistema vecchio, che impegna l'utente a un esborso monetario importante ogni anno.

Chiaramente è ancora presto per sapere se davvero Activision seguirà questa strada, e soprattutto non abbiamo neanche una chiara indicazione sul costo dell'espansione. Sicuramente però abbracciare un modello del genere potrebbe far respirare i giocatori e dare ancora più libertà ai vari studi di sviluppo di sperimentare, senza dover rispettare deadline quasi impossibili. Lo scenario che si prospetta all'orizzonte sembra sicuramente positivo e la speranza è che tutto ciò si concretizzi.