Una vittoria senza pericoli è un trionfo senza gloria, ma in alcuni videogiochi si tende ad esasperare la difficoltà , con esperienze particolarmente impegnative. Alcuni giochi hanno infatti forgiato la loro reputazione e la loro popolarità proprio grazie alla difficoltà estrema, che espone il giocatore a una quantità enorme di rabbia, ma che rende la vittoria molto più gratificante.
Giochi come Super Meat Boy o Dark Souls, per esempio, hanno livelli e passaggi che sfiorano il sadismo più geniale, ma danno una soddisfazione incredibile quando si riesce a completarli. Il problema nasce invece quando ci si trova di fronte a titoli in cui la difficoltà è semplicemente dosata male. Si passa così da livelli semplicissimi adatti anche a un bambino a passaggi dove si rimane bloccati per ore, dove il giocatore muore decine di volte prima di riuscire a superare il punto critico. Una vera sfida può anche essere appassionante, ma perseverare con un gioco dalla difficoltà mal calibrata è invece decisamente frustrante.