Warframe: un occhio al futuro da TennoCon 2019

Warframe, il titolo free-to-play di Digital Extremes, ci illustra il futuro dei Tenno durante l'annuale TennoCon in Ontario.

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a cura di Alessandro Palladino

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Warframe è un gioco tanto chiacchierato quanto nascosto, soprattutto quando si parla della sua diffusione tra i media. Non che non se ne faccia notizia di quando in quando, ma difficilmente riesce a ottenere l’attenzione che invece meriterebbe di avere, considerando quanto importante sia nello scenario attuale. Warframe, per chi non lo sapesse, è un gioco free-to-play ideato da Digital Extremes e uscito molti anni fa su PC. Si tratta di un TPS spaziale dove i giocatori controllano delle particolari armature senzienti – chiamate Warframe, appunto – in lotta contro razze aliene ostili e un ecosistema crudele.

Misticismo, orientalismo e sci-fi si uniscono sotto un unico vessillo che spesso è stato riassunto nella famosa formula “Ninja in Space”, indicando principalmente l’elemento parkour/acrobatico del gameplay. Dal lancio è passato tanto tempo e moltissimi aggiornamenti che hanno drasticamente cambiato il gioco nel rispetto degli standard odierni, oltre che a permettergli di arrivare su PlayStation 4, Xbox One e anche Nintendo Switch.

La mole di contenuti, al momento della scrittura di questo articolo, è davvero infinita e la qualità del prodotto è sorprendente se si pensa al fatto che sia completamente gratuito, arrivando al pari con le produzioni più costose dell’industria.

Digital Extremes non ha però intenzione di fermarsi qui, anzi continua ad avanzare verso il futuro con passo deciso, cavalcando l’ispirazione artistica e la passione che il team di sviluppo dimostra ogni volta che si interfaccia con la sua florida community. Proprio per celebrare la vicinanza con i giocatori e ciò che li attenderà, nello scorso weekend si è tenuto l’annuale TennoCon a London, Ontario.

Si tratta di una convention interamente dedicata a Warframe i cui ricavati supportano sia il team di sviluppo che diverse associazioni benefiche (quest’anno i proventi sono stati devoluti a Canadian Mental Health Association Middlesex). In essa DE illustra il futuro del gioco, celebrandolo con i giocatori e organizzando diversi eventi dedicati a utenti, streamer, content creator e tutto ciò che correda il supporto del titolo.

Quest’anno le novità sono state decisamente molte e, più dei singoli elementi, il tema principale sembra portare Warframe verso una nuova dimensione onirica, indugiando sul lato più misterioso della propria trama (o lore) e conducendo i Tenno verso nuove dimensioni piene di pericoli. Nelle righe che seguono troverete quindi i principali annunci della conferenza, insieme a qualche riflessione su ciò che ci aspetterà da qui in avanti.

Nuova intro cinematica d’autore

Non è la prima volta che un videogioco utilizza registi o attori per questioni promozionali, come nel caso di Anthem e Blomkamp, ma lo è se si considera esclusivamente lo scenario dei giochi free-to-play, spesso molto lontani dall’avere i fondi per simili ingaggi. Warframe però sembra aver deciso di seguire questo filone, ricevendo una nuova intro per tutti i giocatori che andranno a iscriversi al gioco nei prossimi mesi, oltre che essere accessibile anche per tutti i veterani del Sistema Solare.

Questa particolare cinematica è diretta dal regista Dan Trachtenberg, il quale ricorderete per 10 Cloverfield Lane o per il secondo episodio della terza stagione di Black Mirror, oltre che per il cortometraggio basato su Portal di Valve. Tutte pellicole che hanno a che fare con una versione molto cupa della fantascienza e che fanno pensare a una manovra ben precisa da parte di DE, come vedremo più avanti.

Il filmato spiega sapientemente la situazione iniziale di Warframe: tanti secoli fa, dei guerrieri formidabili, i Tenno, difendevano i confini della galassia nel bel mezzo di un’antica guerra tra specie e imperi. Purtroppo però, la loro razza scomparve e le armature che portavano in battaglia, i Warframe, rimasero dormienti in attesa che i Tenno si risvegliassero dal loro sonno. Ed è proprio da questa chiamata alla vita da parte della misteriosa Lotus dà il via all’avventura che vivrete nel gioco, spostandovi di pianeta in pianeta nel tentativo di cacciare le forze ostili che li abitano e scoprire il vostro glorioso passato come uno dei pochi superstiti della cancellazione.

La cinematica è un bel tocco di classe ad alto budget che aggiunge un altro strato di spessore artistico all’offerta del gioco, sempre più attuale e di grande qualità. Inoltre sottolinea molto bene ciò che è il fulcro di Warframe e cosa è possibile fare una volta scelta la propria armatura, spettacolarizzando un po’ sull’esecuzione per incentivare la curiosità a provare il gioco.Inoltre, al margine di questa presentazione, è stato anche rivelato che sarà indetto un concorso con cui sarà possibile vincere ben 250.000 dollari da utilizzare per un vero viaggio spaziale. Ulteriori dettagli su questa offerta sono disponibili nel portale dedicato e la scadenza è fissata al 31 dicembre 2019, ragione in più per iniziare a provare Warframe oggi stesso e tentare la sorte.

Gauss, Grendel e Wukong Prime

Non sarebbe un TennoCon senza dei nuovi Warframe da mostrare. Dopo la più recente aggiunta della spettrale Wisp e del rework di Gas City, il prossimo arrivo sulla lista è un decisamente richiesto Wukong Prime, il quale è disponibile nel classico Prime Access insieme a un pacchetto con la balestra Zhuge Prime e il nunchaku Ninkondi Prime.

Si tratta di un guerriero molto agile dal kit di abilità che passa dall’offensiva all’elusione. Recentemente è stato soggetto anche a qualche ritocco nella sua versione base, perciò potrebbe essere una buona opportunità per provare la sua forma Prime. Oltre tramite l’acquisto con valuta reale, Wukong è disponibile negli schemi delle varie attività legate ai pezzi Prime.

Gauss e Grendel invece sono due nuove aggiunte di cui ancora non si conosce quasi nulla. Dai nomi e dal loro aspetto possiamo supporre che il primo sia un Warframe prettamente offensivo, o che comunque si basi molto sulla combinazione delle sue abilità (come Mag), mentre il secondo appare bello corazzato, l’ideale per una nuova armatura difensiva. Ulteriori informazioni, come sempre, verranno rilasciate nei prossimi DevStream, dove saranno mostrate nel dettaglio abilità e opzioni estetiche.

Nightwaves Series 2

Negli scorsi mesi, Warframe ha ospitato un peculiare evento a tempo limitato dove i vari Tenno si sono dovuti cimentare in delle missioni fornite da una misteriosa emittente radiofonica spaziale, la quale di volta in volta racconta storie perdute nella galassia a chiunque voglia ascoltare. Si tratta di una serie di sfide che favoriscono i giocatori assidui e che garantiscono ricompense molto succulente, divise in stagioni tematizzate e dalla comparsa sporadica.

Nella serie 2, annunciata al TennoCon, seguiremo le vicende di Arlo, un giovane faro di speranza che cerca di contrastare la piaga Infested dall’interno. Nel caso però abbiate mancato la prima serie e vi manchi il contesto dell’operazione, potrete acquistare l’accesso ai precedenti atti attraverso alcuni oggetti ottenibili con gli Emissary Creds. Più sfide completerete, più crediti da spendere otterrete, garantendovi numerose risorse rare e orpelli cosmetici, oltre che il recupero di eventuali atti lasciati per strada.

Nightwave Series 2 è disponibile già da ora e durerà per ben 10 settimane, perciò non indugiate troppo nell’ascolto della calda voce di Nora e scandagliate il sistema solare alla ricerca di nemici e tesori.

The New War

La storia principale di Warframe ha ormai diversi capitoli alle spalle e il nostro Tenno ha dovuto combattere duramente sia contro le forze nemiche esterne, sia contro quelle provenienti dall’interno. Una battaglia tanto psicologica quanto fisica, la quale ha richiesto l’aiuto di grandi guerrieri del passato e una determinazione incrollabile nel riuscire a compire il proprio dovere nonostante i fantasmi di un’epoca perduta.

Con l’ultimo atto, Digital Extremes ci ha lasciati con un colpo di scena inaspettato, quasi crudele per chi ha vissuto Warframe fin dalla sua nascita. Una rivelazione che ha scosso profondamente la storia del Sistema Solare e che ci ha lasciato con una nuova, temibile minaccia pronta a invadere i pianeti che avevamo salvato.

The New War rappresenta l’arrivo di questa forza insormontabile, la sfida più grande che i Tenno abbiano mai dovuto affrontare, specialmente se si considera che adesso tutti i giocatori sono stati privati della loro guida, nonché del vero motivo per cui erano lì a combattere. Un tradimento tanto sofferto da sfociare in rabbia, in voglia di annientare coloro che hanno veramente condotto l’universo da dietro le quinte.

Ancora una volta, ci attende una lunga campagna cinematica, forse la più importante a livello narrativo per via di tutte le implicazioni che l’esito di questa guerra avrà all’interno dell’universo di Digital Extremes. The New War sarà disponibile a Natale 2019, confermando quindi l’intenzione del team di sviluppo di voler approfondire il potenziale della narrazione presente nel gioco. Chiaramente questa non sarà di certo l’ultima esperienza di questo tipo, ma chiuderà inevitabilmente il ciclo delle Quest rilasciate finora. Dovremmo quindi chiederci se finalmente vedremo il “risultato” delle scelte morali prese in precedenza, ma al momento non c’è risposta per tale quesito.

Warframe Empyrean

Empyrean è una delle novità di cui più si è parlato nel corso dell’anno e che, essenzialmente, crea un’intera nuova modalità di gioco proprio come successe per Archwing e altri cambiamenti similari.

In questo aggiornamento, i giocatori potranno creare la propria astronave da poter comandare nello spazio, ingaggiando in combattimenti stellari e gestendo ogni minimo dettaglio del veicolo: dall’equipaggio, alle armi fino all’estetica. Si tratta di un enorme passo avanti per Warframe, soprattutto perché aggiunge de facto un genere nell’ecosistema esistente, generando una sorta di “pirateria spaziale” ben lontana dalle sparatorie in terza persona a cui siamo abituati.

La nave sarà quindi accessibile dal Dojo e servirà per condurre missioni che spaziano dalla caccia ai banditi alla ricerca di manufatti Orokin in antichi relitti, con tanto di imprevisti atmosferici e non a fare da contorno tramite la funzione di eventi dinamici. La chicca più grossa di questo sistema è il cosiddetto Squad Link: ovvero la possibilità di richiedere assistenza a qualunque altro giocatore della galassia.

Immaginate di essere di fronte a un ostacolo che vi rende la missione più difficile, una mossa improvvisa da parte dei nemici o un’invasione di Infested troppo vicina alla vostra posizione. Per risolvere la situazione, con il prompt giusto, sarà possibile inviare un messaggio di soccorso a un gruppo di giocatori casuale. Quest’ultimi dovranno svolgere l’obiettivo che comparirà nella loro missione, qualsiasi essa sia, in un tempo limite prestabilito.

Se avranno successo e non ignoreranno la richiesta, riceveranno una ricompensa e la vostra missione diventerà molto più gestibile. Una vera e propria novità nello scenario dei giochi online, soprattutto per la potenziale connessione positiva che la community ne riceve. In un certo senso, i giocatori non si sentiranno mai scollegati dalle azioni degli altri Tenno, a prescindere che siano in un gruppo già format o meno, eliminando così il concetto di “solitario”.

Verrà poi introdotta la possibilità che un nemico sconfitto in passato ritorni dal regno dei morti per esigere vendetta, armandosi di tutto punto contro il Warframe con cui lo avete battuto. Una palese ispirazione al Sistema Nemesi di Shadow of Mordor e che, in Warframe, già trovava una piccola misura in alcuni nemici che ritornano costantemente nelle varie missioni di trama. Aspettatevi dunque di vedere rispuntare fuori i banditi che caccerete con Empyrean, specialmente se lo farete nella nuova area in arrivo, interamente dedicata a questa modalità.

The Duviri Paradox

Infine, abbiamo visto un enigmatico assaggio della prossima area Open World che attende Warframe, dopo aver calcato Plains of Eidolon e Fortuna. Se gli altri due luoghi corrispondevano a certe civiltà che attualmente popolano il sistema solare, come i Corpus, la nuova zona aperta sembra essere un sogno lovecraftiano ambientato nello spazio più profondo, dove la geometria è tutt’altro che euclidea e il tempo è un concetto inesistente.

Nel trailer di presentazione vediamo un paesaggio dalle forme amene, illogiche e con creature mai viste prima. Si potrebbe ipotizzare che abbia a che fare con la razza dei Sentient, eppure il loro design è più astratto, onirico. Ma ancora più sconvolgente dell’ambientazione è vedere che, in essa, il nostro Operatore appaia cresciuto, adulto e al tempo stesso giovane in una sorta di distorsione visiva. I colori e il grigio rappresentano due diverse zone di tempo, lasciandoci ipotizzare che The Duviri Paradox sia legato proprio al fatto che saremo in grado di proiettarci avanti negli anni, oppure in una dimensione alternativa il cui futuro è veramente oscuro e pericoloso.

A prescindere dalla nostra comprensione del fenomeno, saremo chiamati a combattere e a sopravvivere, nel probabile tentativo di garantire alla nostra versione futura una via d’uscita dall’oblio. I Tenno cresciuti verranno inseriti nel gioco o saranno una feature esclusiva di questa zona? Cosa o chi sono quei mostri dalle forme inimmaginabili? Tutte domande che dovranno attendere ancora un bel po’ prima di ricevere risposta, lasciandoci decisamente appesi per il futuro di Warframe.

Eppure il tono preso da Digital Extremes per l’anno venturo è piuttosto chiaro: una narrazione più seria e coinvolgente, che fa sia da chiusura che da ponte per nuove avventure ben più cupe di quanto abbiamo visto finora. Numerose minacce sconosciute richiedono un arsenale maggiore, da qui Empyrean e la necessità di coinvolgere nuova utenza nel flusso di missioni condivise che arriveranno con esso.

A prescindere dalla prospettiva più o meno navigata, il team di sviluppo ci ha chiaramente mostrato di essere in grado di voler innovare ancora una volta la sua creazione, rivoltandola completamente per fornirci uno spaccato sulle parti più oscure e inesplorate del nostro universo, abbracciando una fantascienza ancora più profonda e psicologica di quanto sia stato fatto con l’esperienza cinematica.

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