Zenless Zone Zero, il frenetico action RPG urbano di HoYoverse, ha finalmente raggiunto un traguardo importante con il lancio della versione 2.0. A distanza di mesi dai primi contenuti introduttivi e dopo averci fatto esplorare l'affascinante quanto caotica New Eridu, il gioco compie ora un passo deciso verso nuovi orizzonti. La destinazione? La misteriosa Waifei Peninsula, nuova area esplorabile e vero cuore pulsante di questo aggiornamento. Ma oltre all'ambientazione, ZZZ 2.0 introduce modifiche strutturali, nuovi personaggi giocabili, miglioramenti al sistema di esplorazione e un'aggiunta narrativa che lascia intuire sviluppi significativi per la storia, come ci ha raccontato anche il producer del gioco Zhenyu Li nell'intervista che trovate a questo indirizzo.
Addio New Eridu, benvenuta Waifei Peninsula
L’ingresso nella Waifei Peninsula segna un netto cambio di registro rispetto all’ordine quasi asettico delle precedenti ambientazioni urbane. Qui ci troviamo davanti a uno scenario più organico, vissuto, imperfetto. Le strade non sono tirate a lucido, gli edifici mostrano segni del tempo, e un senso di impermanenza permea ogni angolo del quartiere. Il passaggio dalla metropoli al litorale si percepisce anche nella composizione architettonica: tra santuari decadenti e mercatini improvvisati, si respira un’atmosfera sospesa tra modernità e tradizione.
Nonostante ciò, questa nuova ambientazione, pur affascinante nei primi minuti, rischia di rivelarsi più facciata che sostanza: una volta superato il molo d’ingresso, la sensazione di esplorare un luogo davvero nuovo viene smorzata dalla scoperta che molti servizi sono semplici “reskin” di quelli già presenti in Sixth Street. Anche i personaggi secondari e gli NPC risultano meno approfonditi rispetto agli standard narrativi di HoYoverse. È un peccato, perché le premesse per un’espansione significativa del worldbuilding c’erano tutte.
A dare un senso al nostro soggiorno nella Penisola è il Suibian Temple, edificio decadente che i giocatori saranno chiamati a restaurare attraverso un minigioco gestionale. Guidati da Belion, un Bangboo (le adorabili mascotte robotiche del gioco), i Proxies si troveranno a esplorare, raccogliere materiali, craftare oggetti e rivenderli per finanziare i lavori di restauro.
È una dinamica che richiama titoli mobile con meccaniche a tempo: si completa una missione, si ottengono risorse, si migliora una sezione del tempio e si attende. Niente di rivoluzionario, ma sicuramente un’aggiunta che dona varietà al gameplay e incentiva l’esplorazione dei nuovi Hollow.
Hollow Aerospace City: la vera rivoluzione
Il vero fulcro dell’aggiornamento è, però, rappresentato dalla trasformazione degli Hollow, le aree “parallele” in cui si svolgono le missioni principali. Se nelle versioni precedenti erano segmentate in modalità “TV” e tile-based, ora si presentano come veri e propri dungeon open-ended. Le zone Hollow della Waifei Peninsula, ribattezzate Aerospace City, propongono un sistema di esplorazione più libero e continuo, con possibilità di fast travel, cambio squadra al volo e missioni secondarie distribuite organicamente.
A renderle ancora più interessanti ci pensano i nuovi nemici contaminati dal Miasma, una sostanza tossica che agisce da status effect e altera il comportamento dei mob. Il risultato è un gameplay più imprevedibile, dove il posizionamento, la gestione del party e l’attenzione agli effetti ambientali diventano fondamentali. A ciò si aggiungono piccoli enigmi ambientali legati a queste anomalie, come la chiusura di varchi miasmatici per proseguire, o l’uso dei poteri “sci-fi” di Wise e Belle – come materializzare oggetti o creare ponti – che introducono dinamiche puzzle leggere ma efficaci per rompere la monotonia del combattimento.
Combattimento: nuovi personaggi, nuove sinergie
L’altra grande novità dell’update è rappresentata dai personaggi del Yunkui Summit: Yixuan, Pan Yinhu e Ju Fufu.
Yixuan è il vero fiore all’occhiello del nuovo banner. 5 stelle, elemento Ether, e appartenente a un nuovo archetipo chiamato Rupture, è una maestra nell’annientare le difese nemiche tramite il suo tratto distintivo: l'Auric Ink. Questa meccanica consente di accumulare danno continuo su nemici colpiti, innescando uno status chiamato Corruption. Il tutto è potenziato ulteriormente dal consumo di Adrenaline, che alimenta il suo attacco speciale EX e la sua spettacolare Ultimate, eseguita insieme al suo corvo-spettro.
Pan Yinhu, invece, è un personaggio difensivo A-rank con focus sul danno fisico. Il suo stile di gioco è lento, fatto di counterattacchi e Ultimate ad area, ideale per chi preferisce un tank classico.
Ju Fufu, per ora solo disponibile nei segmenti narrativi e non rollabile, è un’esplosiva Thiren (una delle razze del mondo di ZZZ) in grado di sferrare attacchi rapidissimi e fornire buff offensivi al team tramite la sua abilità Suppressing Tiger Cauldron. Pensate a un Wolverine in salsa cinese: carismatica, agile, letale.
La sinergia tra questi tre personaggi è visibilmente pensata per essere il “dream team” del meta attuale. C'è da dire, però, che Yixuan e Pan si integrano bene anche con agenti A-rank già disponibili, e il loro arrivo segna un passaggio cruciale nell’evoluzione del roster: il power creep è ormai realtà, e per stare al passo conviene investire nei nuovi arrivi.
Una nota interessante riguarda poi l’aumento di “persistenza” dei personaggi fuori campo. Da Astra in poi, HoYoverse ha introdotto un sistema per cui anche gli agenti non attivi restano sul campo per brevi azioni post-swap. Con Yixuan, Fufu e Pan questa tendenza è ancora più marcata, aumentando la complessità e il caos visivo dei combattimenti. Se da un lato ciò rende le battaglie spettacolari, dall’altro l’eccesso di effetti visivi può compromettere la leggibilità dell’azione, soprattutto nelle situazioni più concitate.
Tirando le somme su Zenless Zone Zero 2.0
Zenless Zone Zero 2.0 non è una rivoluzione del titolo HoYoverse, ma comunque rappresenta un solido passo avanti. Le nuove aree Hollow offrono un primo assaggio di esplorazione semi-libera che, se sviluppata ulteriormente, potrebbe portare il gioco verso un’impostazione quasi da action open world. Le novità in termini di personaggi e sistema di combattimento sono benvenute, mentre la ristrutturazione del tempio aggiunge una dimensione gestionale simpatica, seppur non indispensabile.
Certo, restano delle perplessità: la Waifei Peninsula, al netto dell’atmosfera suggestiva, manca di profondità; le missioni, per ora, si basano troppo su raccolta oggetti e puzzle elementari. Ma la direzione è quella giusta: se HoYoverse continuerà su questa strada, potremmo presto vedere Zenless Zone Zero sbocciare davvero.