Dove ci porterà la tecnologia immersiva

Quattro chiacchiere in libertà su alcune tecnologie future, tra errori del passato e progetti di un'università statunitense con le tecnologie immersive.

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a cura di Tom's Hardware

Dove ci porterà la tecnologia immersiva

TH: cosa ne pensi del modo in cui è progredita la tecnologia 3D e dove ci stanno portando le tecnologie immersive?

Neil Schneider: sono entrato nel settore perché amo davvero il 3D. Ho due fotocamere 3D, un notebook 3D, la mia TV e gli schermi sono 3D, ho due computer da gioco 3D, il mio smartphone è in 3D, tutto è in 3D. Non gioco più in 2D.

Come giocatore e consumatore, anzitutto, sono profondamente addolorato per il modo in cui si è gestita questa industria, e in questo caso stiamo perdendo tutti. I produttori di tecnologia 3D sono così focalizzati nello spingere le loro soluzioni proprietarie che i bisogni e gli interessi dei consumatori sono diventanti un problema di poco conto.

I signori del cinema hanno avuto una gratificazione istantanea dal 3D, quindi hanno spinto conversioni da 2D a 3D che hanno distrutto la credibilità dei veri film realizzati in 3D. Gli sviluppatori di giochi tripla A hanno investito poco senza controllare la qualità di quanto distribuito e molti hanno usato tecnologie2D+Depth che sono simili alla conversione 2D/3D. Tante cose che sono state etichettate come "3D-Ready" hanno poco a che fare con le esperienze che mi hanno avvicinato a questa tecnologia.

La parte peggiore è quella dei produttori di schermi nei confronti dei giocatori PC. Solo adesso HDMI ha rilasciato un connettore standard che può gestire la stereoscopia 3D a risoluzioni 1080p o superiori. Quello che era sbandierato al lancio del gaming 3D era limitato a 720p. Immaginate, un limite di risoluzione 1280x720 su un PC da gioco potente! È pazzesco, vero? Questo ha creato un sacco di danni.

Le HDTV 3D erano ancora disponibili e in evoluzione, ma molti produttori cominciarono a interrompere la produzione. Ci sono ancora delle soluzioni compatibili con 3D Vision, ma non vengono rinnovate da due anni a questa parte. Se il PC avesse standardizzato il 3D come hanno fatto le HDTV, tutti si sarebbero trovati meglio, specialmente i consumatori.

L'industria della stereoscopia 3D sarebbe molto più avanti se fosse entrata in sintonia con i giocatori. Non i giochi, i giocatori! Chi incolpa gli occhiali 3D è fuori strada. L'Oculus Rift è molto più ingombrante degli occhiali 3D, ma quello non ha rappresentato un ostacolo. La scarsa qualità e il focus sbagliato sui contenuti sono il vero motivo per la fase di stallo del 3D, ed è andato sprecato un sacco di denaro.

Quindi a che punto è arrivata la tecnologia immersiva? Siamo in un momento decisamente migliore rispetto a quello in cui ho iniziato ad appassionarmi. Abbiamo HDTV 3D e se il mercato degli schermi PC può re-ridistribuire prodotti con uno standard facile da adottare, allora le cose miglioreranno. Oggi abbiamo molti più contenuti VR rispetto a quanti ce ne fossero per il 3D. Ricordate, la stereoscopia 3D è parte della realtà virtuale. Se gli sviluppatori di giochi aggiungono il supporto nativo VR, non sarà complicato aggiungere il supporto alla stereoscopia 3D per dispositivi 3D standardizzati.

Viviamo in un mondo dove Oculus VR detta legge e in modo simile ai primi giorni del 3D, è qualcosa che è stato scatenato grazie all'interesse dei giocatori. Sony ha già annunciato piani per un HMD concorrente, Nvidia ha mostrato alcune nuove idee, Google ed Epson stanno lavorando, Sixense sta rilasciando nuovi controller wireless VR e ci saranno molte altre periferiche e idee in arrivo.

Se l'industria si frammenta, allora avremo un problema. D'altro canto, se abbiamo un interesse congiunto nel creare un'industria diversa e una grande base consumer, allora la tecnologia immersiva diventerà una forza a lungo termine riconosciuta e questo sarebbe un vero e proprio successo per tutti.

TH: parlaci della University of Ontario Institute of Technology (UOIT).  Come ci sei arrivato e quali sono le tue responsabilità?

Neil Schneider: durante l'iGO3D ho unito gli sforzi con il Dr. Andrew Hogue dello UOIT Game Development and Entrepreneurship Program. Dopo aver visto che cosa possono fare gli studenti e tutto ciò che sta avvenendo nel settore della tecnologia immersiva, il Faculty of Business and IT (FBIT) ha deciso di prendere il toro per le corna e stabilire una presenza in questa industria. Sono stato davvero orgoglioso di accettare la posizione di manager dei servizi tecnologici immersivi all'FBIT. Le mie responsabilità sono divise tra promuovere l'uso dei nostri nuovi laboratori di realtà virtuale e aiutare a stabilire la direzione del nostro dipartimento in merito alla tecnologia immersiva.

TH: Grazie per il tuo tempo Neil, è stato illuminante sentire cosa ne pensi delle tecnologie immersive. Ora diamo uno sguardo a quello che avviene nel Game Development And Entrepreneurship Program, dove gli studenti hanno accesso ad hardware di primo livello.