Corpo macchina

Recensione - Test della EOS-M, mirrorless di debutto per Canon. La sigla EOS sottolinea la stretta parentela con le reflex, di cui ripropone le prestazioni in un corpo più compatto e dall'approccio semplificato.

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a cura di Tom's Hardware

Corpo macchina

L'aspetto della EOS-M è quello di una comune compatta. Leggermente più ingombrante, ma non molto, è senza dubbio una delle mirrorless più tascabili oggi sul mercato.

La presenza del touchscreen sostituisce gran parte dei comandi fisici, limitati a una ghiera di comando posteriore contornata da 3 pulsanti (accesso al menù completo, riproduzione e gestione display), al pulsante di registrazione video e a una piccola ghiera concentrica al pulsante di scatto che funge da selettore dei programmi ultra-semplificato: disponibili infatti solo le tre posizioni Auto+ Auto, e Filmato.

La prima posizione da accesso ai programmi Intelligent Auto, Crative Auto, alle scene e ai filtri creativi; la seconda consente di accedere ai programmi PASM; la terza, ovviamente è dedicata ai filmati e attiva il pulsante di ripresa video. Non mancano quindi i programmi PASM, ma questi sono accessibili solo tramite touchscreen, e non nascondiamo che il primissimo impatto al momento della presentazione, prima che dettagli e immagini fossero stati diffusi, è stato un po' spiazzante.

Nella parte superiore del corpo si trovano anche il microfono stereo e la slitta a contatto caldo per il flash, che non è integrato ma viene comunque fornito in kit (Speedlite 90EX, NG 9 @ 24mm). Il display è un'altro punto che la EOS-M ha in comune ha con la sorellona EOS 650D. Ampio, ottimamente definito, con pochi riflessi grazia alla costruzione priva di intercapedine tra display e vetro protettivo, risulta sensibile ed efficace nell'input dei comandi.

L'impugnatura frontale, non enorme, è efficacemente supportata da un grip posteriore ben sagomato. Vi si trova anche un pulsante di registrazione video facilmente raggiungibile, ma impossibile da premere accidentalmente. Grazie anche al fatto che lo spessore del corpo macchina non è ridottissimo, l'impugnatura risulta complessivamente buona. Molto buona anche l'impressione generale di robustezza.

Le schede di memoria compatibili sono le classiche SD/SDHC/SDXC, mentre l'autonomia si attesta tra i 200 e i 230 scatti, leggermente sotto la media. Chiudiamo la descrizione del corpo macchina con un particolare secondario ma curioso: la tracolla è dotata di un meccanismo di aggancio/sgancio rapido che non lascia nulla appeso alla EOS-M; utile per lavorare più comodamente sul cavalletto.