Test - colore

Recensione - Test della EOS-M, mirrorless di debutto per Canon. La sigla EOS sottolinea la stretta parentela con le reflex, di cui ripropone le prestazioni in un corpo più compatto e dall'approccio semplificato.

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a cura di Tom's Hardware

Test - colore

Con le impostazione JPEG standard, la EOS-M esibisce immagini brillanti dall'elevata saturazione (115%), con i soliti rossi Canon molto vividi ed errori cromatici contenuti. Come per tutti i corpi EOS attuali, comunque, l'utente non deve far altro che utilizzare il Picture Style desiderato per avere di volta in volta colori più neutri, più fedeli o al contrario ancora più accesi. Ricordiamo che è anche possibile personalizzare i Picture Style per ottenere già in-camera dei JPEG coerenti con il proprio stile e le proprie esigenze, il che per una macchina di questo tipo pare la soluzione ideale.

L'elevata saturazione si mantiene su livelli pressoché costanti fino a 3200 ISO, poi cala visibilmente (circa 100% a 6400 ISO).

100 ISO

1600 ISO

6400 ISO

Il rumore cromatico, virtualmente assente fino a 800 ISO, fa la sua comparsa a 1600 ISO ma solo a 3200 ISO diventa davvero evidente. Canon ha utilizzato in questo caso un'impostazione prudente dei filtri di de-noise, che lasciano sopravvivere un po' di rumore in più ad elevata sensibilità in favore di immagini più incise, che danno impressione visiva di maggior nitidezza.