A ciascun supporto il suo formato

Perché non creare con le proprie mani i contenuti in alta definizione da guardare sul televisore di casa? Oggi è possibile, grazie alle moderne videocamere HD: semplici, pratiche, sempre meno costose, sono in grado di offrire immagini degne di riprese professionali.

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a cura di Tom's Hardware

A ciascun supporto il suo formato

Una volta tanto, le aziende sono riuscite a mettersi d’accordo sui formati video da impiegare, che dipendono dal tipo di supporto che utilizza la videocamera. Le videocamere a cassetta registrano in HDV, un formato che garantisce un'ottima qualità d’immagine e una compressione quasi impercettibile. Queste videocamere, inoltre, consentono di riutilizzare le vecchie cassette DV. Purtroppo, il formato HDV richiede molto spazio su cassetta e, di conseguenza, anche sull’hard disk su cui verranno in seguito trasferiti i filmati. L’alternativa alla cassetta DV è rappresentata dai DVD, dai dischi rigidi, dalle schede di memoria e, prossimamente, dai Blu-Ray. Le videocamere che memorizzano su questi supporti utilizzano il formato AVCHD, sviluppato congiuntamente da Sony e Panasonic, e basato sul codec MPEG-4 H.264, che permette di risparmiare spazio su disco. con un’immagine di qualità molto simile a quella dell’ HDV. Anche stavolta JVC si distingue dalla concorrenza, in quanto rimane fedele al vecchio formato MPEG-2, che presenta, come vedremo, qualche problema sul montaggio video. Ovviamente, tutte le videocamere hanno la possibilità di filmare limitandosi alla risoluzione standard.

La parte audio, similmente a quella video, è stata migliorata: il suono viene registrato in formato stereo non compresso e, a volte, in Dolby Digital AC-3 (5.1). Naturalmente il numero di microfoni che possono essere montati su una videocamera è limitato, per cui, quando si parla di audio 5.1, 3 canali audio su 6 sono soltanto simulati.