La fine del DVD

Perché non creare con le proprie mani i contenuti in alta definizione da guardare sul televisore di casa? Oggi è possibile, grazie alle moderne videocamere HD: semplici, pratiche, sempre meno costose, sono in grado di offrire immagini degne di riprese professionali.

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a cura di Tom's Hardware

La fine del DVD

Come detto poc’anzi, le videocamere HD possono registrare anche sulle tradizionali cassette DV mediante il codec HDV. Il nuovo codec AVCHD offre, invece, una qualità simile a quella dell’ HDV, ma genera file più piccoli: questo nuovo formato è utilizzato sulle videocamere a disco rigido, a memory-card e a DVD. Il supporto DVD rischia, però, di sparire in breve tempo. Sul DVD, infatti, già pesava la limitata capacità, e ora sta, lentamente, perdendo quello che era il suo grande vantaggio, vale a dire la possibilità di riprodurre i video direttamente su un riproduttore da tavolo, senza dover passare dal computer. Il codec AVCHD, infatti, viene riconosciuto dai lettori Blu-Ray, ma non dai tradizionali lettori DVD da salotto.

Le videocamere a disco rigido e quelle a scheda di memoria sono, solitamente, più piccole rispetto a quelle a cassetta e a DVD e, inoltre, sono più robuste, perché prive, o quasi, di parti meccaniche. Generano anche un suono più pulito: l'assenza di meccanismi di registrazione, infatti, implica anche che ci siano meno rumori che entrano nel microfono, restando poi nel video registrato. Videocamere più piccole, quindi, ma anche più limitate quanto a capacità di registrazione. Un ostacolo superabile, almeno in parte, usando schede SDHC, la cui capacità totale, comunque, è inferiore a quella di un disco rigido.

Sui modelli a disco rigido e a scheda di memoria, le sequenze registrate sono visualizzate come delle piccole icone, facili da richiamare in pochi attimi: basta, infatti, selezionare un’icona per riprodurre la sequenza, oppure cancellarla, in modo del tutto analogo a come si farebbe su un normale PC. Quindi potete dimenticarvi quel fastidioso passaggio che consiste nel riavvolgere il nastro, alla ricerca del punto esatto per cominciare la nuova registrazione, cancellando il vecchio materiale, senza intaccare quello che si vuole conservare. Una volta cancellato il file, la videocamera è immediatamente pronta per registrare nuovamente. Le videocamere a disco rigido sono, sicuramente, le più pratiche perché, pur avendo dimensioni compatte, consentono di registrare diverse ore di video senza preoccuparsi dello spazio rimanente su disco.

Il trasferimento dei filmati verso un PC è semplice e veloce. basta collegare la videocamera a una porta USB 2.0, e trasferire i file trascinandoli, o con un copia/incolla. I video, quindi, rimangono memorizzati sull’hard disk del PC, per essere visualizzati o utilizzati in seguito, per esempio in un montaggio video. I più fortunati potranno anche masterizzare il proprio disco Blu-Ray o HD-DVD, a patto di avere il masterizzatore appropriato.

Le videocamere a cassetta, invece, richiedono un ulteriore investimento di denaro e di tempo, infatti bisogna acquistare una scheda FireWire per il PC, ed il relativo cavo. Il trasferimento del filmato, inoltre, è particolarmente lungo, quasi pari alla durata del filmato stesso (un'ora di trasferimento per un'ora di girato).

Più caro del DV

Chi vuole filmare in alta definizione, deve essere disposto a pagare una cifra relativamente alta, infatti, mentre una buona videocamera DV costa circa 600 euro, le videocamere HD hanno prezzi che vanno dagli 850 fino ai 1500 euro. Ovviamente, cercando online c’è la possibilità di risparmiare qualcosa.

Chi acquista una videocamera tanto costosa e sofisticata, generalmente, ha intenzione di realizzare dei montaggi video, quindi come prima cosa ha bisogno di un computer all’altezza, che abbia, almeno, una CPU dual-core, 1 GB di RAM e un hard disk molto capiente e veloce. L’hard disk rischia, comunque, di riempirsi rapidamente: è vero che il formato AVCHD richiede meno spazio, rispetto a quello HDV, ma di certo non si tratta di file microscopici.

Poi ci vuole un adeguato software di montaggio, come Pinnacle Studio 11, Sony Vegas Movie Studio o Adobe Premiere. Una volta montati i filmati in alta definizione, non rimane altro che salvarli su hard disk, in attesa che cali il prezzo dei masterizzatore Blu-Ray o HD-DVD.