Comparativa Mirrorless di Nikon, Olympus, Panasonic e Sony, senza specchio è meglio?

Quattro mirrorless di ultima generazione a confronto da Nikon, Olympus, Panasonic e Sony, per saggiare le potenzialità dei nuovi formati fotografici.

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a cura di Alberto De Bernardi

Introduzione

Quattro recenti mirrorless compatte a diretto confronto: Nikon J1, Olympus E-PL3, Panasonic GX1 e Sony NEX-C3.

Il confronto si presenta omogeneo e serrato, date le molte similitudini, a cominciare dal prezzo: tre modelli si trovano già su strada a un prezzo molto simile, circa 550 Euro comprensivo di ottica base. Unica eccezione il modello Panasonic che, non essendo ancora venduto al momento del test, ha come unico riferimento il prezzo di listino, sensibilmente superiore (€799); siamo comunque certi che, come sempre accade, anche la GX1 arriverà sugli scaffali a un prezzo reale inferiore a quello di listino, e che il mercato la uniformerà presto alle concorrenti.

L'ottica base è, per tutte, uno zoom equivalente a circa 28-80 mm. Dimensioni e peso sono, naturalmente del tutto confrontabili. Tutti i modelli sono di ultimissima generazione: la Sony, prima ad arrivare sul mercato è stata annunciata ad agosto, seguita dalla Olympus (settembre), dalla Nikon (ottobre) e infine dalla Panasonic, ufficialmente disponibile da dicembre.

Ciò nonostante ciascun modello ha una sua "anima" e propone la sua ricetta in fatto di formato fotografico e dimensione del sensore, di appeal e di usabilità. Sony, una delle prime a proporre la soluzione mirrorless, prosegue con la sua ricetta basata su sensore in formato APS-C (fattore di moltiplicazione 1,5x); grazie anche al formato superiore alle concorrenti, si può permettere la risoluzione maggiore 16,2 Mpixel. Olympus e Panasonic restano fedeli al formato Micro-Quattroterzi (fattore di moltiplicazione 2x), ormai standard consolidato. Nikon, vera novità di queste settimane, propone il suo inedito formato Nikon CX (fattore di moltiplicazione 2,7x), più piccolo delle concorrenti, a favore della massima compattezza per corpo macchina e ottiche.

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Tutte, in ogni caso, hanno in comune lo stesso obbiettivo: offrire uno strumento piccolo e leggero, capace di superare i limiti di una classica compatta ma senza richiedere l'impegno - anche economico - di una reflex di fascia alta.

Questa filosofia ha suscitato, e continua a suscitare, tanti consensi quanto scetticismo. Da un lato, c'è chi le ama per la possibilità di avere una fotocamera evoluta e, soprattutto, a ottica intercambiabile, in poco spazio. Dall'altro, alcuni sostengono la sostanziale inutilità di questa "via di mezzo" che, nel tentativo di conciliare due esigenze diverse, rischia di mancare entrambi gli obbiettivi - compattezza da un lato e prestazioni dall'altro. Abbiamo allora voluto cogliere quest'occasione anche per esplorare il modo d'uso di queste fotocamere e darvi le nostre impressioni a riguardo. Torneremo ancora su questo argomento.