Chernobyl, il più distruttivo

I computer sono esposti alla minaccia dei virus da almeno vent'anni, e da almeno dieci il problema è diventato di portata planetaria. Ci sono stati alcuni virus più pericolosi di altri, che sono rimasti nella storia dell'informatica. Ecco i nomi e la storia di alcuni dei peggiori distruttori di sempre.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Chernobyl, il più distruttivo

La centrale nucleare di Chernobyl

Chernobyl è stato il virus più famoso e più distruttivo della sua epoca, creato nel giugno 1998 dal taiwanese Cheng Ing Hau, all'epoca studente in un'università di Taipei.

Diversamente da quanto si potrebbe pensare, il virus non deve il nome al suo potenziale distruttivo, ma al fatto che era programmato per andare in esecuzione il 26 aprile di ogni anno, cioè in concomitanza con l'anniversario della catastrofe di Chernobyl, avvenuta il 26 aprile 1986. Il virus è anche noto come CIH, le iniziali del nome del suo creatore.

Un virus esplosivo

Il virus era ancora inoffensivo quando fu rilevato per la prima volta da F-Secure, pochi giorni dopo la sua creazione. Chernobyl è programmato per diffondersi sul maggior numero possibile di computer, ma non esprime il suo potenziale distruttivo fino alla fatidica data del 26 aprile. F-Secure lanciò l'allarme, ma l'autore del virus non si perde d'animo e diffonde rapidamente altre varianti del virus.

La diffusione di Chernobyl fu spaventosamente efficace, tanto che fu rilevato persino in una demo scaricabile del gioco Wing Commander, in una versione pirata di Windows 98, e in un alcuni CD-ROM venduti in Europa come allegati di riviste informatiche, in aggiornamenti firmware e persino in alcuni PC IBM, venduti già con il virus all'interno!

Il 26 aprile 1999 successe ciò che tutti temevano, e, secondo le stime, diverse decine di milioni di computer furono vittime di Chernobyl. Ma come funzionava esattamente Chernobyl? Il virus era in grado di compiere diverse azioni sulla macchina infetta, che andavano dalla cancellazione dei file salvati su hard disk, fino al tentativo di danneggiare il BIOS della scheda madre. Un PC infettato da Chernobyl diventava inutilizzabile in brevissimo tempo.

L'autore del virus è stato arrestato dalle autorità taiwanesi il 29 aprile 1999, ma a causa di un intoppo burocratico (in assenza di una denuncia da parte di un residente di Taiwan, non si poteva procedere con il processo), fu rilasciato, per essere nuovamente arrestato nel settembre dell'anno successivo. Il suo caso, al momento, è ancora in sospeso, allo studio delle autorità Taiwanesi. Cheng Ing hau, nel frattempo, ha trovato lavoro presso la Gygabite nel 2006, in qualità di ingegnere. Quanto a Chernobyl, è entrato nuovamente in azione il 26 aprile 2000 e 2001, ma i danni che ha causato sono stati meno rilevanti.