Video Graphics Array (VGA)

DVI, HDMI, UDI e DisplayPort: cosa distingue queste interfaccia ad alta definizione? Scopriamolo insieme, tra dettagli e un po' di storia.

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a cura di Tom's Hardware

Video Graphics Array (VGA)

Molti considerano il VGA la vera base di partenza che ci ha portato agli standard di oggi. Quando installiamo una nuova versione di Windows, Linux o altri sistemi operativi, la modalità base che verrà utilizzata è spesso la VGA. Si tratta di una modalità a 640x480 e 16 colori, molto semplice da programmare, che utilizza poca memoria. Il VGA introduce anche la modalità da 320x200 a 256 colori per i giochi, che utilizza la stessa quantità di memoria.

Questa tecnologia è cresciuta con un po' di difficoltà, principalmente per una questione di costi.

Super VGA (SVGA)

Lo standard SVGA arrivò alla fine degli anni ottanta, ma non fu adottato prima di qualche anno. Inizialmente offriva una modalità video 800x600 a 16 colori, e fu poi estesa alle risoluzioni che utilizziamo ancora oggi: 1024x768, 1280x1024, etc. In base alla quantità di memoria installata sulla scheda video, sono disponibili differenti livelli di colore. Tipicamente si utilizzavano 256 colori. Tuttavia, le limitazioni della memoria portavano a utilizzare solo 16 colori con la massima risoluzione sostenuta dalla scheda. Questo comportamento era molto comune verso la fine degli anni novanta.

Fu in questi anni che nacque lo standard VESA (Video Electronics Standard Association). I benefici di VESA nascevano da un BIOS standard che utilizzava lo stesso codice binario per adattatori SVGA multipli. Un programma doveva essere scritto in maniera tale da poter funzionare su più schede. Putroppo, una negatività riguardava l'estrema lentezza di questo standard.

A quei tempi VESA utilizzava un metodo di scrittura dei banchi da 64 KB tramite il bus ISA. Il bus operava a 8 MHz. Scrivendo e leggendo alla velocità di 16 bit, il bandwitdh era molto limitato. Inoltre, 64 KB non erano più sufficienti per modalità video superiori. Ciò rendeva lo standard inutilizzabile per lavori di grafica impegnativi. Per questo motivo, molte schede venivano modificate per utilizzi specifici, e questo necessitava anche lo sviluppo di driver particolari.

Tutto ciò creò dei seri problemi di compatibilità.

XGA, SXGA, UXGA, QXGA e HXGA

Dopo lo standard SVGA arrivarono tutti i moderni standard di oggi: XGA, SXGA, UXGA, QXGA e HXGA. Questi nuovi standard permettono l'utilizzo di risoluzioni grafiche fenomenali. L'HXGA, per esempio, definisce una risoluzione di 7680x4800 pixel, con un aspect ratio 8:5, cioè un'immagine composta da 37 milioni di pixel! Se si volesse processare un'immagine del genere con profondità colore a 32 bit, utilizzando una scheda a singola uscita moderna, sarebbe necessaria una GPU funzionante a 8.6 GHz, con più di 144 MB per frame. Fortunatamente, questo tipo di standard è per il momento utilizzato per le fotocamere digitali che devono catturare un solo frame.

Mentre questi standard sono certamente molto interessanti e permettono il raggiungimento di risoluzioni elevatissime, il meccanismo di base non cambia: i dati devono essere portati da un punto A a un punto B. Questo è il motivo per cui l'architettura delle interconnessioni fisiche ha estrema importanza, poiché non basta disporre di un'abilità logica che raggiunga tali livelli, serve anche la tecnologia per gestirli. Questo è il motivo perché in alcuni casi, determinati standard sono più desiderabili rispetto ad altri.

Sommario

Ogni standard video ha una sua ragione di vita, che è legata ai bisogni del momento della sua nascita. Siamo partiti da sistemi che non erano nemmeno dotati di veri schermi, a macchine in grado di visualizzare grafica che toglie il fiato.

Una cosa riguardo questo trend è assolutamente certa: i fabbisogni di domani saranno sempre maggiori. Risoluzioni superiori, profondità di colore maggiore e refresh rate più veloci. L'occhio umano riesce facilmente a distinguere un'immagine falsa da una reale e lo scopo è quello di ricreare immagini sempre più vicine alla realtà.

L'hardware e il software hanno la loro importanza, ma anche le interconnessioni sono parte di questa espressione.