In alto, come il fagiolo di Giacomino

La produzione agricola e le tecnologie più recenti: il loro legame.

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a cura di Tom's Hardware

In alto, come il fagiolo di Giacomino

Ecco un grattacielo che combina un campo coltivato! L'idea di sviluppare una fattoria in verticale è la stessa che ha portato le città a svilupparsi verso l'alto (e verso il basso), vale a dire che, entro il 2050, circa l'80% della popolazione umana vivrà nelle città, e ci vorrà un'area più grande del Brasile solo per produrre il cibo.

La fattoria verticale si può integrare nelle città, e riduce le distanze da far percorrere a frutta e ortaggi, ma soprattutto lascia le distese di terra a quelle coltivazioni che ne hanno davvero bisogno, come per esempio il grano o il riso. La coltivazione al chiuso, in serra, è anche più produttiva, infatti un acro di terra può offrire gli stessi frutti di quattro acri all'aperto, e il raccolto è praticamente al sicuro da inondazioni, parassiti e malattie.

Secondo i suoi sostenitori, inoltre, la coltivazione verticale è un passo necessario per lo sviluppo dell'esplorazione dello spazio, perché non è pensabile vivere su Marte senza aver sviluppato un metodo per coltivare molto in poco spazio. E non si tratta solo di ortaggi: secondo i ricercatori sarà possibile anche integrare in questi "grattacieli" allevamenti di pesce e di pollame.

Piccole e veloci zampette di metallo

C'è qualcosa di spaventoso in questo robot dell'italiana ABB. Sarà che può muoversi a 450 Km/h, o che è in grado di svolgere 150 operazioni al minuto. In ogni caso, nel campo agricolo sarebbe utile per selezionare e gestire prodotti come, per esempio, le mele. È valido anche in tanti altri campi, come dimostra il fatto che anche BMW ha scelto di utilizzarlo nelle sue catene produttive. Resta il fatto che, a vederlo, mette un po' a disagio, come in questo video.