Conclusioni
La Panasonic GX7 è una delle mirrorless a nostro avviso più interessanti mai prodotte finora. In parte, questo giudizio entusiastico deriva da un'affinità tra il progetto GX7 e il nostro modo di intendere la fotografia mirrorless, che andiamo subito a esplicitare: in una mirrorless, non cerchiamo altissime prestazioni - per quei pochi casi in cui sono davvero richieste, c'è la reflex di fascia alta, a cui comunque non rinunceremmo. Anche in una mirrorless cerchiamo però qualità, controlli evoluti e per quanto possibile affini a quelli di un reflex di fascia medio-alta, un parco ottiche di buona livello tra cui scegliere 2-3 pezzi ben selezionati, e il giusto bilanciamento tra portabilità e usabilità (impugnatura). La GX7 è tutto questo, ed è reattiva, dotata di un sensibile autofocus a rilevazione di contrasto e capace di lavorare molto bene in condizioni di luce scarsa.
Ovviamente non è perfetta. Le dimensioni del corpo macchina, per iniziare, in questa recensione sono state considerate un pregio, ma per alcuni potrebbero anche essere un difetto: non parliamo certo di un modello tascabile.
Anche l'abbondanza di controlli potrebbe essere considerato un contro da una certa tipologia di utente. L'esempio più lampante, in questo senso, è la funzione di regolazione delle curve possibile già in-camera. La GX7 offre molto, ma richiede di contro un minimo di pratica e dedizione per essere sfruttata a fondo. In altri termini, non la consiglieremmo a un principiante.
Se però siete al secondo acquisto, siete alla ricerca di un corpo evoluto e di elevata qualità, e avete il "coraggio" di andare un po' controcorrente, abbandonando le soluzioni di costruttori più blasonati per un marchio storicamente privo di pedigree nel settore fotografico, la GX7 non vi deluderà.
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