Servono finanziamenti!

Otto studenti italiani hanno avuto l'approvazione dell'ESA per un innovativo radiatore spaziale che sfrutta attuatori a polimeri elettro attivi. A settembre 2014 volerà a bordo di un pallone stratosferico BEXUS per il primo test.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Servono finanziamenti!

Per proseguire con le ricerche, partecipare alle conferenze e finanziare la costruzione del prototipo servono finanziamenti, e sappiamo tutti come sia difficile ottenerli in Italia. Per questo i ragazzi stanno provando a raccogliere fondi tramite il sito di crowdfunding Indiegogo. Nel frattempo se ne cercano anche da enti locali e aziende del settore.

Lavori in corso

"Da questo punto di vista e stiamo cercando di capire come muoverci" confessa Zorzan, che ci conferma come la preparazione tecnica e nozionistica dell'università italiana sia eccellente, ma sulla parte di raccolta fondi e pianificazione del business ci sia una carenza a cui gli studenti poi devono fare fronte alla meglio. Un aspetto del mondo universitario che ci aveva già sottolineato Luca Rossettini di D-Orbit, che per realizzare il suo progetto ha dovuto andare, seppur temporaneamente, negli Stati Uniti. Mancano 57 giorni al termine della campagna Indiegogo per Polaris: facciamo volare questi ragazzi italiani nello Spazio?

Agli altri studenti  giovanissimi Zorzan cosa consiglia? "Di crederci, di portare avanti le proprie idee e i propri progetti con convinzione anche se inizialmente sembrano impossibili da realizzarsi. Quando noi abbiamo pensato di unire le due tesi e creare questo progetto sembrava un'idea irrealizzabile. Poi mettendoci a tavolino abbiamo capito che si poteva fare e l'abbiamo proposta, incassando il consenso dell'ESA. Certo c'è ancora molto da fare, ma solo l'idea di avere creato un progetto a cui nessun celebre scienziato aveva ancora pensato per noi è un traguardo di cui essere fieri.