Da dove nasce Polaris

Otto studenti italiani hanno avuto l'approvazione dell'ESA per un innovativo radiatore spaziale che sfrutta attuatori a polimeri elettro attivi. A settembre 2014 volerà a bordo di un pallone stratosferico BEXUS per il primo test.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Da dove nasce Polaris

A ideare questo rivoluzionario progetto sono stati in tutto otto studenti italiani poco più che ventenni, che stanno frequentando i corsi di laurea magistrale in Ingegneria Aerospaziale, Elettrica, Elettronica ed Informatica presso l'Università di Padova. Sono supportati dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Padova, dal Centro Universitario di Studi Spaziali CISAS, nei cui locali gli studenti stanno lavorando al progetto in questi giorni, e in particolar modo dal professor Alessandro Francesconi.

I ragazzi al lavoro

Matteo Zorzan ci racconta che "l'idea nasce da due ragazzi, io e quello che adesso è il team leader, partendo dalle nostre due tesi del terzo anno. La mia parlava di controllo termico e della difficoltà di garantire le temperature a seconda delle condizioni in cui ci si trova, la sua invece parlava di questo nuovo tipo di attuatori (polimetri elettro-attivi, N.d.R.) in relazione al problema del controllo termico dei veicoli spaziali. Abbiamo pensato di metterle assieme creando così una novità in ambito spaziale".