Entriamo nell'abitacolo

La XF diventa famigliare, con un look sportivo, mantiene però tutte le caratteristiche della berlina inglese.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Entriamo nell'abitacolo

Ecco l'aria inglese che ci circonda, in un abitacolo che non appena si schiaccia il tasto start prende vita, come ormai da tradizione. Si accende il quadro comandi, si aprono le bocchette d'aria ed esce la manopola del cambio.

La postazione di guida è semplice e lineare, con due leve dietro al volante, quella di sinistra per la regoazione dei tergicristalli, di cui manca la modalità automatica. L'altra levetta raggruppa quasi tutti i controlli luce, assieme a frecce direzionali e un pulsante per cambiare la visualizzazione dei dati del computer di bordo. Alla sinistra del volante c'è invece il comando per regolare la luminosità interna, i fendinebbia e l'apertura del portellone posteriore. Il volante è regolabile in altezza, elettronicamente tramite un joystick sotto la leva sinistra. Con questa è anche possibile selezionare la modalità automatica che alza e abbassa lo sterzo per facilitare l'entrata e l'uscita dal veicolo.

La plancia è ricca di comandi, ma (quasi) tutto si controlla dal touchscreen

Il quadro comandi comprende tachimetro e indicatore giri motore analogici, mentre tutto il resto è raggruppato in un display centrale: marcia inserita, computer di bordo, indicatore mutimediale e indicazioni stradali. Il computer di bordo è molto basilare, niente più dei dati classici come velocità media, autonomia residua, consumi medi e poco altro.

Comodi i comandi a volante: regolatore della velocità, comandi vocali, volume e possibilità di cambiare la modalità audio e muoversi nei menù. E' molto più semplice e facile interagire direttamente con il tuchscreen dello schermo centrale.

La console centrale comprende il cambio, che esce all'accensione del veicolo, la disabilitazione dell'antislittamento e la modalità di guida su fondo scivoloso. Qui troviamo anche l'interruttore per il limitatore di velocità e il freno a mano elettronico.

Saliamo sul piantone centrale con i regolatori dell'aria condizionata, sbrinamento lunotti e regolazione multimediale, con il tasto di accensione, il controllo delle tracce audio e la modalità d'uso, proprio sotto alla bocchetta del lettore CD/DVD. Sotto allo schermo sono infine raggruppati i tasti di blocco/sblocco portiere, disabilitazione modalità eco (start/stop), frecce d'emergenza e modalità telefono/navigatore/menu.

Radio, aria e scorciatoie per le funzioni principali

Devo dire che non sembra esserci una ricerca particolare per il posizionamento dei comandi, considerando che qua e la ci sono pulsanti "fuori posto", soprattutto perché una buona parte dei comandi deve essere impartita tramite il touchscreen. Difatti ricorrerete più spesso a quest'ultimo anziché i tasti fisici.

L'accensioni delle luci interne è a sfioramento, per aprire il vano porta oggetti c'è un pulsante sull'inserto in legno davanti al posto passeggero, l'attivazione dei sensori di parcheggio è nel modulo superiore delle luci. Avrei dato più sfogo all'eleganza, con meno pulsanti, e lasciato - come già è - il controllo principale tramite il touchscreen, anche perché è comodo da raggiungere.

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Tanti i vani porta oggetti, con un ampio spazio sotto il bracciolo destro, dove c'è anche una presa 12V, la porta USB e il jack audio da 3.5 mm. Altri due vani sono nel canalone centrale affianco la console del cambio, uno in grado di ospitare due bottiglie e un secondo, che sarebbe il portacenere. Entrambi sono validi vani in cui inserire quel che volete ed evitare chiavi e oggetti sparsi per l'auto.