La città verrà distrutta all'alba, 1973

Il mutante è una figura chiave del cinema di fantascienza appartenente al sottogenere horror. Il corpo che muta e si trasforma in qualcosa di estraneo è fonte di spavento e si presta a letture sociali, politiche ed esistenziali. Ecco dunque i principali titoli che hanno trattato il tema.

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a cura di Alessandro Crea

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La città verrà distrutta all'alba, realizzato nel 1973 dal maestro degli zombie-movie George A. Romero costituisce un significativo trait-d'union proprio tra il racconto di Matheson e i film sui morti viventi.

Il film, sempre basato sul terrore che un virus possa rendere gli esseri umani dei mostri assetati di sangue, riflette in maniera pessimistica sulla natura umana e sulla società, condannate all'estinzione da sé stesse e non dai mostri all'esterno.

Romero infatti, come nel suo celebre La notte dei morti viventi, chiude il film constatando amaramente che una società in cui è ormai impossibile distinguere l'essere umano dal mostro, è una società senza scampo.

Sorvolando sull'inutile remake del 2010, vorremmo citare invece Incubo sulla città contaminata, film italiano del 1980 realizzato da Umberto Lenzi. Interessante, sia perché trasporta l'incubo della mutazione nello scenario tipico di quegli anni della paura radioattiva, sia per alcune trovate scenografiche di particolare efficacia, come il Luna Park trasformato in mattatoio, per non parlare del geniale colpo di scena finale.

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