Stati di allucinazione, 1980

Il mutante è una figura chiave del cinema di fantascienza appartenente al sottogenere horror. Il corpo che muta e si trasforma in qualcosa di estraneo è fonte di spavento e si presta a letture sociali, politiche ed esistenziali. Ecco dunque i principali titoli che hanno trattato il tema.

Avatar di Alessandro Crea

a cura di Alessandro Crea

alteredstates

Nell'ambito dei film in cui la mutazione orrorifica nasce da esperimenti scientifici, non si può non citare Stati di allucinazione, film del 1980 realizzato dal visionario regista inglese Ken Russell, che segna anche l'esordio di William Hurt.

La pellicola ci narra di uno scienziato che, nell'intento di condurre un'analisi introspettiva della propria coscienza, utilizza congiuntamente una vasca di deprivazione sensoriale e un allucinogeno, andando incontro a un vero e proprio regresso che rischia di lambire lo stesso Big Bang e si riflette in una serie di trasformazioni fisiche sempre più spaventose.

Vero e proprio saggio antropologico sulla paura Occidentale della perdita del controllo del sé, il film si giova di una regia possentemente visionaria.

Il film ebbe un impatto notevole sull'immaginario dell'epoca, entrando nella cultura di massa per molte delle sue sequenze, tanto che 5 anni dopo il suo iconico finale sarà citato anche nel famoso videoclip Take on me degli A-ha.  

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