Ms. Marvel, anteprima della nuova serie del Marvel Cinematic Universe

Kamala Khan è pronta per diventare un'eroina? Arriva su Disney Plus Ms. Marvel, ecco la nostra recensione in anteprima.

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a cura di Manuel Enrico

Cosa potrebbe venire dopo una serie su un avatar divino affetto da personalità multiple e da un viaggio nel multiverso con tanto di battaglia finale a suon di incantesimi e zombie? Negli ultimi tempi, l’universo cinematografico marveliano ha cercato di stupire i fan presentando un nuovo personaggio con Moon Knight, per poi ricondurli a terreni noti con Doctor Strange nel Multiverso della Follia, due facce della medesima medaglia: dare nuova linfa a un franchise che ha superato i dieci anni di onorata carriera. La conclusione della saga degli Avengers ha quindi imposto un cambio di percezione, spingendo i Marvel Studios a rivolgersi a una nuovo pubblico: gli adolescenti. Ed è proprio a loro che si rivolge Ms. Marvel, la nuova serie di Disney Plus che non ha mai nascosto di avere tutti gli elementi per essere un teen drama supereroico., come ci ha confermato l’anteprima dei due episodi della nuova serie del Marvel Cinematic Universe.

Non dovrebbe stupire, considerato come in Marvel si sia sempre guardato ai teen ager come un target importante. Peter Parker è il simbolo di questa visione, una natura che il Tessiragnatele ha portato anche nella sua entrata in scena nell’MCU, per quanto mitigata dall’esser parte di un contesto più ampio, maturo, con poco spazio per tematiche adolescenziali. I tre film in cui Peter è cresciuto, in seguito agli eventi di Endgame, sono stati un percorso che ha condotto il timido ragazzo del Queens a esser un adulto con responsabilità. La maturazione di Parker lascia un vuoto, l’assenza di una figura adolescenziale in cui i giovani spettatori possano identificarsi, ruolo che ricade sulle spalle di Kamala Khan, alias Ms. Marvel.

L'anteprima di Ms. Marvel ci consegna una giovane eroina promettente

L’idea di dare vita a una serie rivolta a un pubblico adolescenziale è una felice intuizione da parte di Marvel Studios. La pluralità di idee e suggestioni che stanno attraversando il Marvel Cinematic Universe, complice la presenza di una piattaforma come Disney+ che non solo permette di ampliare l’MCU verso direttrici sinora impensabili, ma si presta anche a essere uno spettacolare laboratorio sperimentale. Moon Knight ha mostrato, al netto dell’apprezzamento finale, che la piattaforma streaming Disney è perfetta per questo scopo, specie quando ci si addentra in properties di una certa risonanza, quali Marvel Cinematic Universe o Star Wars.

Kamala Khan non è solamente una nuova eroina per il Marvel Cinematic Universe, ma la prova di come ci sia una visione precisa ed efficace in seno ai Marvel Studios. In un contesto di eroi adulti, che si concedono sporadicamente qualche adolescenziale battutina, la presenza di una figura che sappia non solo appellarsi a un presupposto spirito adolescenziale ma ne sia autentica incarnazione diventa un’importante rivoluzione, che consente di apprezzare al meglio quello che è da sempre uno dei tratti essenziali dell’universo marveliano. All’interno del Marvel Cinematic Universe le figure tardo-adolescenziali non sono una novità, considerata la presenza di personaggi come Kate Bishop o Yelena Belova, che si rivolgono però a un pubblico che sia già spinto verso i primi momenti della vita adulta.

I primi due episodi dell’anteprima di Ms. Marvel sono invece autenticamente teen. Non si tratta solamente di un dato anagrafico della giovane Kamala, ma di una espressa grammatica narrativa, che vede nella scoppiettante e colorata visione del mondo di un adolescente il suo fondamento.

Kamala Khan (Iman Vellani) è una giovane di origini pakistane con la passione per i supereroi, con una vera e propria venerazione per Carol Danvers. Kamala vive in una sua dimensione personale, condivisa con l’amico Bruno (Matt Lintz), due pariah all’interno dell’ecosistema sociale della loro scuola, a cui i due amici si sottraggono vivendo la loro passione per i supereroi nella speranza di potere partecipare all’Avengers Day, dove Kamala si presenterà con una sua rielaborazione del costume di Captain Marvel. Nel completare questa suo cosplay, Kamala integra al suo costume due bracciali trovati in un baule in soffitta, appartenenti alla nonna, data per dispersa durante la fuga dal Pakistan agli States. Con somma sorpresa di Kamala, questi due monili le conferiscono dei poteri superumani, che la ragazzina non tarderà a utilizzare per uno scopo preciso: diventare un supereroe.

Una nuova generazione di eroi per nuovi spettatori?

L’anteprima che ci ha offerto Disney Plus ha subito chiarito come Ms. Marvel non sia una semplice origin story di un’eroina adolescente, ma sia al contrario un ritratto umano che si sposa alla perfezione al mantra marveliano ‘supereroi con superproblemi’. Kamala non è solo un’adolescente, ma è figlia di una famiglia musulmana che tiene in considerazione il proprio retaggio, che influenza direttamente le scelte della giovane. Il suo spirito intraprendente e la sua voglia di vivere appieno la sua nuova vita sono perfettamente inseriti in un mosaico narrativo in cui figurano ritratti emotivi e sociali promettenti, che si spera divengano strutture portante dei futuri episodi.

Stilisticamente, la messa in scena cerca una crasi tra il racconto e la percezione emotiva della protagonista, una sinergia ottenuta dando vita a un metalinguaggio visivo in cui la fantasia di Kamala diviene un elemento portante del ritratto del mondo della giovane, evidenziandone i tratti più realistici senza privare l’aspetto supereroico del suo fascino, seguendo una strada già battuta da apprezzate produzioni come I Mitchell contro le macchine. Una verve narrativa che rispecchia anche una scelta ritrattistica dei primi passi dell'eroina con una costruzione di momenti che ricordano grandi capitoli della cinematografica marveliana, non ultima quella dedicata all'eroe adolescente per antonomasia della Casa delle Idee, l'amichevole Spider-Man di quartiere. A impreziosire ulteriormente il ritratto della giovane Kamala si pone la presenza di temi importanti, come integrazione e confronto culturale, che si sposano alla perfezione con una narrazione che avvicina il contesto supereroico a tradizionali tematiche adolescenziali, dagli amori non corrisposti alla ricerca del proprio posto nel mondo. Ms. Marvel si presenta come una produzione che vuole accogliere un pubblico che possa crescere all’interno dell’evoluzione MCU, non imponendo una narrazione stantia ma facendosi portatrice di un dialogo aperto e avvolgente, che mostri nuovamente le possibilità di questo funambolico franchise.

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