Rick and Morty 5, recensione: una stagione piena di citazioni e burp

L'abbiamo aspettata tanto e ora Rick and Morty 5 è atterrata su Netflix. Forse sarebbe potuta andare meglio.

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a cura di Lucia Lasorsa

-Redattrice

Rick and Morty 5
, 10 episodi da circa 22 minuti l'uno sparati dritti negli occhi tutti di seguito in puro stile Arancia Meccanica, ma senza sottofondo musicale di Ludovico Van. Perché? Per scrivere questa recensione che in altri universi è già uscita, perciò conviene fare in fretta.

Quanto tempo è passato dalla stagione 4? Solo un anno, almeno su questo pianeta, e, a differenza della precedente, Rick and Morty 5 è stata resa disponibile tutta insieme, e non suddivisa in due sezioni da 5 puntate pubblicate l'una a mesi di distanza l'una dall'altra. Questo ci permette di avere uno sguardo d'insieme completo su tutta la stagione, anziché uno parziale. Ma ora il punto è: Rick and Morty 5 si mantiene sui livelli delle stagioni precedenti?

Rick and Morty 5: depressione e nichilismo per tutti

Che la serie animata creata da Dan Harmon e Justin Roiland sia palesemente ispirata a Ritorno al Futuro lo sapevamo ben prima del trailer di lancio con Doc Brown, ma sappiamo anche che, in generale, la serie sposa diversi canoni e tematiche classici della fantascienza portandoli alle conseguenze più estreme; questa caratteristica fa di Rick and Morty una serie animata sui generis e decisamente spietata, come un anime.

La visione che ha Rick del mondo e di tutti gli Universi in generale è oscura, nichilista e del tutto priva di qualsivoglia barlume di speranza: altrimenti perché sarebbe un alcolizzato? Rick è chiaramente depresso, ma a differenza di personaggi come Bojack Horseman per esempio, Rick non subisce passivamente la depressione, ma la usa a suo vantaggio: se tutto è vano e niente serve a niente, allora siamo liberi di fare quello che ci pare.

Rick and Morty e Bojack Horseman non sono certo le uniche serie che trattano questa tematica, come del resto, a volerla dire tutta, Rick and Morty non è originalissima negli spunti e nelle tematiche, quanto piuttosto nella loro rivisitazione, fusione ed estremizzazione. Per via di questi due fattori, ovvero la libertà derivante da depressione e nichilismo e l'estremizzazione di concetti e stilemi narrativi classici della fantascienza, ci ritroviamo a ridere di situazioni disastrose come ad esempio mondi che cessano di esistere o i cui abitanti vengono trasformati in mostri orribili, i Cronenberg. E qui tocchiamo un'altra tematica: il citazionismo, anch'esso estremo.

Rick and Morty 5: citazioni per tutti i gusti

Elencare tutte le citazioni presenti nella serie in generale e in Rick and Morty 5 in particolare sarebbe quasi impossibile: alcune di queste sono infatti dei piccoli Easter Egg più o meno espliciti: ad esempio, nell'episodio 7 troviamo un robottone componibile alla Voltron che diventa in seguito il più grande robottone mai visto, il che invece ricorda Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann:

O ancora, nell'episodio 9 di Rick and Morty 5 il nostro scienziato geniale, depresso, nichilista e alcolizzato evoca dal suo mantello una serie di corvi, esattamente come Itachi Uchiha di Naruto, senza contare che un personaggio viene ironicamente chiamato proprio Naruto. Ma queste sono solo due delle più evidenti, le altre citazioni scopritele voi!

Anche in questo caso, nulla di originale sotto il sole, visto che già il buon vecchio Matt Groening ha fatto del citazionismo uno dei cardini dei Simpson prima e di Futurama e Disincanto poi. Ma, come già accennato in precedenza, in un mondo come quello dell'intrattenimento e delle serie televisive per adulti, in cui tutto o quasi è stato già detto, la vera originalità sta nella reinterpretazione e nella fusione di stilemi già esistenti.

Ah, ovviamente in Rick and Morty 5 non manca nemmeno una citazione esplicita all'uomo grazie al quale la serie stessa esiste, uno degli autori senza il quale la fantascienza sarebbe una noia mortale: Isaac Asimov.

Rick and Morty 5: fantascienza da bere

Robottoni, mondi sull'orlo dell'Apocalisse, la nemesi di Rick, due corvi, problemi allucinanti alla Cittadella e perfino un bebè incestuoso gigante e mostruoso: a Rick and Morty 5 non manca proprio nulla. Beh, quasi. Trattandosi di una serie che spinge sull'acceleratore della follia fantascientifica più estrema come Vin Diesel nella Fast Saga, non è poi così facile trovare trame che siano sempre avvincenti, a maggior ragione se non si ha un filo conduttore ben preciso: in Rick and Morty 5 si fa anche un riferimento meta-mediatico nel momento in cui si dice esplicitamente che a una linea narrativa definita Rick preferisce episodi autoconclusivi, per cui in Rick and Morty 5 troverete solo degli sprazzi di "trama principale", per così dire.

Insomma, anche questa stagione include diverse tematiche, fra cui una rivisitazione della festa del Ringraziamento e il desiderio di porre fine al Cristianesimo, che però non va visto come pura e semplice blasfemia: in una visione nichilista dell'Universo non può esserci spazio per la Divinità. Eppure, non è tutto oro quello che luccica.

Conclusioni

Questa stagione presenta alcuni episodi davvero memorabili e divertenti, come i primi due, e altri che potrebbero strapparvi qualche sorriso, ma nulla di più, come il quarto, che anche dal punto di vista strettamente narrativo non è nulla di eccezionale.

Un altro problema è purtroppo l'onnipresente censura, riscontrabile soprattutto nelle nudità, perfino quelle aliene. Non staremo qui a discutere sulla giustezza o meno della censura (pensate che c'è chi vuole non censurare, ma addirittura far cancellare un'altra serie Netflix: Squid Game), ma un dato oggettivo è che inficia la visione dei contenuti che, essendo destinati a un pubblico adulto, potrebbero pure non essere censurati affatto.

In definitiva anche Rick and Morty 5 è tutto sommato una stagione godibile e per nulla pesante da spararsi tutta insieme in una sola volta, complice anche la breve durata dei singoli episodi. Tuttavia, gli standard si sono notevolmente abbassati rispetto ai gloriosi fasti delle prime stagioni, portando questa stagione a essere decisamente mediocre rispetto alle precedenti, e tenendo presente che la serie consta di soli 51 episodi totali viene naturale chiedersi: se già ora Rick and Morty ha perso un po' di mordente, cosa dovremmo aspettarci dalle future stagioni della serie?

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