RAID: un veloce sommario
Abbiamo spiegato dettagliatamente il funzionamento delle modalità RAID 0, 1 e 0+1 nel primo articolo di questa serie. Informazioni simili riguardanti il RAID 5 e RAID 6 sono presenti nel secondo articolo. Le modalità RAID differiscono principalmente per il modo in cui gestiscono gli hard disk. Il RAID 0 è l'ideale per raggiungere elevate prestazioni, ma in questo caso un backup di sicurezza è necessario, per evitare la completa perdita dei dati nel caso in cui un disco si danneggi. Il RAID 1 è l'ideale per rendere più sicuri i dati, poiché il contenuto del disco viene copiato su un altro disco. Il RAID 5 richiede un controller di alto livello, e tre o più dischi. L'array rimane funzionale anche se un disco si danneggia, ma le prestazioni non sono buone quanto quelle di un RAID 0. Il RAID 6 offre una doppia ridondanza, e permette di mantenere i dati in sicurezza anche se due dischi si danneggiano, ma ci vogliono almeno sei dischi.
Molti raccomandano di creare gli array RAID con dischi identici. Assicuratevi quantomeno di usare dischi dalla stessa capacità, poiché quello con la capacità inferiore sarà il minimo comun denominatore dell'array: con quattro dischi da 500 GB in RAID 5 lo spazio totale a disposizione sarà di 1500 GB. Tuttavia, se usassimo due dischi da 500 GB e due da 320 GB, sarebbe come usare quattro dischi da 320 GB - la restante capacità dei dischi da 500 GB rimarrebbe quindi inutilizzata. Lo stesso ragionamento vale per la velocità: il disco più lento determinerà la velocità di tutti i dischi.
I controller RAID di alto livello sono sempre dotati di memoria cache, o sono dotati di uno slot che permette l'inserimento di moduli di memoria. La cache sul controller ha la stessa funzione di quella che equipaggia un disco: più memoria c'è, più le prestazioni saranno migliori.