Introduzione
La famiglia dei processori Atom ha da qualche mese un nuovo membro, dotato di due core. Il piccoletto di casa Intel ha dimostrato di avere consumi davvero ridotti, ma, a confronto con un Core 2 Duo, ha perso la sfida dell'efficienza. È quindi tempo di dare uno sguardo al nuovo Atom 330 dual-core che, date le premesse, potrebbe fare la differenza sui PC a basso costo.
Ancora una volta, Intel ha seguito un approccio che sembra essere molto economico: per creare un Atom dual-core ha unito due CPU Atom single-core, e mantenuto il socket 441. Si tratta dello stesso metodo che Intel ha introdotto con i Pentium D, e perpetrato con la famiglia Core 2 Quad.
Come abbiamo ricordato più volte nel corso degli anni passati, è possibile realizzare un dual-core monolitico creando un die con due chip, ma ciò potrebbe portare a basse rese in fase di produzione. Con un sistema di packaging dual-core, invece, Intel può selezionare e convalidare i chip che saranno usati per le configurazioni single e dual-core. Il terzo approccio - un processore dual-core unificato - avrebbe richiesto maggior sviluppo, inappropriato per un prodotto che deve avere un costo contenuto.
Il processore Atom è disponibile dal secondo trimestre 2008, e lo sarà ancora fino alla fine di quest'anno, quando sarà rimpiazzato da una soluzione più completa chiamata Pineview, il cui ingresso sul mercato sarà accompagnato dalla nuova piattaforma Pine Trail-D, con la quale vedremo il nuovo chipset. Sia la grafica che il controller di memoria faranno part e dell'Atom di prossima generazione, all'inizio con modelli dual-core, e poi con soluzioni single-core. Intel pensa di poter ridurre la dimensione totale del package del 70% e il TDP del 50%.
Poiché l'Atom 230 e il 330 saranno in commercio per oltre un anno, la domanda è se ha senso oppure no dotarsi di un sistema dual-core per un PC a basso costo, e con applicazioni poco esigenti. L'Atom 330 dual-core, inoltre, potrà insidiare il trono dell'efficienza in mano ai sistemi Core 2 di fascia bassa?