Disco fisso e memoria

Alcuni siti offrono un configuratore online per personalizzare la scelta del notebook. Se non siete esperti ecco i componenti per i quali vale la pena spendere un po' di più e quelli per cui invece è meglio lasciar perdere.

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a cura di Tom's Hardware

Storage: un disco fisso più grande costa poco, l'SSD ha prezzi salati ma ne vale la pena

Passare da un disco fisso tradizionale a uno identico ma con maggiore capacità di archiviazione di solito è poco costoso. Per esempio, passare da un modello da 5400 RPM e 750 GB a uno da 1 TB costa una trentina di euro o anche meno. Passare da un modello da 5400 RPM a uno da 7200 RPM è altrettanto economico, e se non potete permettervi un SSD questa seconda opzione è accettabile perché a fronte di una differenza minima si ottengono prestazioni notevolmente migliori.

Disco fisso JPG

Se però potete permettervi un SSD invece di un disco fisso meccanico optate per questo investimento perché è la cosa migliore che possiate fare per aumentare le prestazioni complessive del notebook. Dato che le unità di archiviazione SSD non hanno parti mobili, l'avvio del sistema operativo e delle applicazioni è molto più veloce. Inoltre c'è un'incidenza più bassa di guasti dovuti a urti e cadute.

Passare da un disco fisso meccanico a un SSD da 128 GB nel configuratore Lenovo che abbiamo usato per questa simulazione comporta un sovrapprezzo di 20 euro, che salgono a 90 euro se si preferisce un modello da 180 GB, 150 euro per il 240 GB e 180 euro circa per il 256 GB. Le cifre variano a seconda del produttore, del modello di notebook, e di SSD impiegato. Indicativamente nell'esempio il passaggio dal disco base all'SSD da 128 GB è fattibile, mentre lo scarto di prezzo fra l'SSD da 128 GB e quello da 256 GB è alto rispetto alla media di mercato, dove si può trovare un SSD da 256 GB per meno di 100 euro.

Il dilemma è cosa fare: gli smanettoni possono anche aggiornare da soli l'unità disco in un secondo momento, i principianti probabilmente non si arrischieranno. In ogni caso ci sono molti portatili in circolazione che rendono difficile, se non impossibile, sostituire l'unità disco. Prima di prendere una decisione quindi valutate tutti gli aspetti di un eventuale upgrade successivo.

Infine, prendete in considerazione l'idea di configurare il notebook con un SSD da 128 GB per risparmiare e di usare un disco esterno o le soluzioni cloud per il backup dei dati e l'archiviazione delle cartelle più pesanti.

Memoria: non spendete una fortuna per più di 8 GB di RAM

Più programmi e schede di browser aprite in una sola volta, più RAM dovrà usare il vostro computer. Inoltre ci sono programmi come quelli di foto e video editing che richiedono molta memoria. Attualmente 8 GB è una dotazione ottimale nella maggior parte dei casi, mentre 4 GB è il minimo per un prodotto di fascia medio-bassa e in molti casi è accettabile. Solo i notebook di fascia ultra economica hanno una dotazione inferiore.

RAM JPG

Se siete utenti esperti, prima di fare un grosso investimento in RAM controllate se è possibile fare un aggiornamento fai da te in un secondo momento: in genere sul mercato i moduli hanno prezzi più convenienti.

Nei configuratori come quello che abbiamo usato per la simulazione ogni salto in avanti (da 4 a 8 GB, da 8 a 12 GB e via dicendo) costa poco meno di cinquanta euro. Come per gli SSD, è una differenza troppo alta rispetto al costo dei componenti sul mercato libero, dove un modulo SO-DIMM da 4 GB costa mediamente una trentina di euro. Se sul configuratore che userete il passaggio da 4 GB a 8 GB costerà meno di 40 euro conviene, altrimenti valutate la vostra reale necessità.