Schermo, connettività e autonomia

Alcuni siti offrono un configuratore online per personalizzare la scelta del notebook. Se non siete esperti ecco i componenti per i quali vale la pena spendere un po' di più e quelli per cui invece è meglio lasciar perdere.

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a cura di Tom's Hardware

Schermo: pagate per avere un 1080p, non per il touch

La qualità delle immagini e la porzione di finestre, icone e testo che si riesce a visualizzare su uno schermo Full HD è di gran lunga superiore a quanto possibile su un display da 1366 x 768 punti. In genere fra l'opzione HD e quella Full HD ci sono meno di 50 euro: è un upgrade che vale la pena pagare, anche qualcosa di più se richiesto.

Schermo JPG

Per alcuni portatili di fascia alta potreste anche avere la possibilità di optare per risoluzioni superiori al 1080p, come per esempio 2K (2560 x 1440 pixel), 3K (2880 x 1620 pixel) o 4K (3840 x 2160 pixel). Anche se una risoluzione altissima non è necessaria per la produttività d'ufficio, potreste beneficiare di immagini e video più nitidi. Se invece siete professionisti della grafica o appassionati di giochi, spendete fino a 180 euro in più per assicurarvi uno schermo con una risoluzione elevata.

Inoltre, selezionando alcuni modelli potreste trovare opzioni relative a luminosità e/o colore. Ricordate che con una soluzione IPS o "ultrabright" otterrete angoli di visualizzazione più ampi e colori più vivaci.

Al contrario non vale la pena pagare per il touchscreen se il notebook non è un modello ibrido che si converte in tablet: non solo il touchscreen costa di più, ma diminuisce l'autonomia e ha un impatto (minimo) anche sul peso del portatile.

In ultimo, se siete giocatori e state configurando una gaming machine date importanza alla tecnologia Nvidia G-Sync, se è opzionale: elimina l'effetto scia e il tearing.

Wi-Fi: puntate sulla tecnologia ac e i chip Intel

Ecco un aggiornamento economico che potrebbe fare una grande differenza nell'esperienza d'uso. Controllate la connessione Wi-Fi prevista e se possibile optate per quella "ac" firmata Intel, che è compatibile con le reti più veloci e consente una migliore connettività globale.

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Il motivo per il quale consigliamo le schede Intel è che offrono ottime prestazioni, hanno un buon supporto driver e permettono di sfruttare la tecnologia WiDi (Wireless Display) che potrebbe tornare utile per riprodurre sulla TV le immagini generate dal notebook, senza usare cavi di connessione. Comoda, per esempio, con le presentazioni.

Le batterie più capienti costano poco

Non tutti i computer hanno diverse opzioni per la batteria. Quando ci sono però fate caso al fatto che in genere l'upgrade a un modello più capiente costa poco, a fronte di miglioramenti sensibili dell'autonomia del portatile. I costi in genere vanno da 15 a 30 euro per passare dalla batteria standard a una con una capacità di almeno il 30 percento in più: ne vale la pena. L'unico effetto collaterale è che con la batteria maggiorata il notebook pesa di più e diventa un po' più voluminoso all'altezza delle cerniere. Però poter lavorare tutto il giorno senza correre alla ricerca di una presa di corrente può fare la differenza.

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