Conclusioni

Test - Processori AMD FX, APU e le CPU Intel, anche Pentium a confronto per capire quali sono i più adatti per un PC per giocare.

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a cura di Tom's Hardware

Conclusioni

Ci sono molti dati da elaborare, quindi facciamo una media delle prestazioni in tutti i benchmark tenendo come termine di confronto l'AMD A4-3400, e tenendo il frame rate minimo come punto di riferimento, perché è un valore più importante di quello medio. È il miglior modo per quantificare il beneficio di un processore abbastanza potente, e rappresenta bene la sua abilità di gestire lo scenario peggiore.

I Pentium dual-core G630 e G860 sono stati una sorpresa: si comportano incredibilmente bene, al livello dell'AMD Phenom II X4 955. Al prezzo di 60 e 90 euro rispettivamente, i due processori Sandy Bridge strappano agli Athlon II la raccomandazione di soluzioni da gioco a basso costo. Parallelamente le proposte di vecchia generazione AMD a basso costo stanno per scomparire, lasciando sempre più spazio alle APU.

Speravamo di vedere le APU Llano davanti agli Athlon sotto i 100 euro, e che fossero delle scelte valide per i giocatori che vogliono spendere poco per la CPU, magari per comprare una scheda video migliore. Purtroppo però i risultati non hanno confermato tale aspettativa. Persino l'A8-3870K con moltiplicatore sbloccato non è in grado di farsi notare, nemmeno overcloccato 3.6 GHz.

Con Pentium sotto i 100 euro così prestanti, il Core i3 2100 da 110 euro batte facilmente i più costosi Phenom II e FX. Il Core i5-2400 da 185 euro domina la scena sotto i 200 euro. E così ci ritroviamo quasi senza una CPU AMD in ogni fascia di prezzo.

I modelli AMD con moltiplicatore sbloccato possono stuzzicare chi ama modificare le frequenze, ma le prestazioni di gioco in overclock sono pari o uguali a quelle del Core i3-2100 a frequenza standard. Aumentare la tensione, i moltiplicatori e di conseguenza i consumi sembra un futile esercizio per mantenere il passo di un chip efficiente da 125 euro.

La più grande falla nell'offerta di fascia basa Intel è che la famiglia Pentium è limitata a CPU dual-core. Se si esce dall'ambito dei videogiochi è certamente possibile che due core non bastino ad avere le prestazioni migliori, e in base all'applicazione sarà meglio scegliere un quad-core. Detto questo, il Pentium G630 e il G860 si sono dimostrati scattanti in tutta la prova, e la mancanza di Hyper-Threading non ha un impatto negativo.

Le CPU AMD Phenom II X4 955 e FX-4100 potrebbero invece interessare gli appassionati che vogliono gestire quattro thread alla volta. Con i rispettivi prezzi di 120 e 110 euro, tuttavia, sono troppo vicini al Core i3 2100 con HT per meritarsi la raccomandazione. Nel nostro ultimo test di CPU sotto i 200 euro abbiamo mostrato che il Core i3-2100 può avere le prestazioni del Phenom II X4 955, persino quando ci sono operazioni in background che funzionano in parallelo durante l'esecuzione di un gioco. Quindi non possiamo nemmeno ipotizzare che il Core i3-2100 deluda in un ambiente reale con applicazioni in esecuzione in background.

È interessante notare che il miglior processore della famiglia FX di AMD è l'FX-4100. Né l'FX-6100, né l'FX-8120 offrono un vantaggio rispetto a questo modello da 105  euro.

Si potrebbe dire che i frame rate offerti da processori FX e Phenom II sono sufficienti, ma è una posizione difficile da prendere alla luce dei benchmark competitivi. Cerchiamo di essere chiari: nei giochi frenati dalla GPU non si nota la differenza.

Per essere del tutto franchi, i processori Intel sono la scelta più ovvia in quei titoli che dimostrano di fare affidamento sulla potenza della CPU. Semplicemente non ha senso spendere di più per meno. E in molti giochi i processori AMD di fascia alta dimostrano un deficit prestazionale quantificabile rispetto al Core i3-2100. Per 185 euro un Core i5-2400 standard vi offre maggiori prestazioni di gioco rispetto a quelle che qualsiasi CPU AMD offre in questo momento, anche overcloccata.

Incrociamo le dita nella speranza che le prossime APU Trinity e CPU FX basate su architettura Piledriver aumentino l'IPC e, di conseguenza, le prestazioni di gioco. Allo stesso tempo stesso, AMD dovrà fare i conti con i processori Ivy Bridge, che ormai sono dietro l'angolo.