Lo scorso anno abbiamo assistito alla dematerializzazione della musica, con il fiorire di servizi quali Spotify, Deezer, Google Play Music, Amazon Prime Music, Xbox Music, YouTube, iTunes e via dicendo. Quest'anno il fenomeno si è allargato a vista d'occhio, complice il fatto che la competizione sempre più accesa ha portato all'ampliamento delle offerte gratuite.
La novità però è che il servizio in streaming non investe più solo la sfera musicale. All'estero i servizi di streaming video erano già disponibili da tempo, ma in Italia hanno proliferato solo quest'anno. Si parte con le iniziative dei big del calibro di Sky (con Sky Online e Sky On demand) e Mediaset (con Mediaset Infinity) per arrivare a quelli degli operatori di telefonia, come per esempio Vodafone Movies e Vodafone Calcio. Per non parlare di Chili TV, la prima piattaforma italiana di video on demand.
Chi vuole noleggiare film in streaming poi può servirsi da fornitori specializzati come MYmoviesWide! o illegali come Popcorn Time. Insomma c'è l'imbarazzo della scelta, e gira voce che presto sbarcherà nel Belpaese anche Netflix.
Se invece del film preferite leggere in libero anche qui lo streaming va di moda: Amazon ha inaugurato nel 2014 Kindle Unlimited, in alternativa potete prendere in prestito i titoli da Bookstreams. Insomma comprare un supporto fisico è sempre meno comune.