Meglio timing veloci o elevate frequenze di clock?

In questo articolo abbiamo dato uno sguardo alle prestazioni della memoria di sistema per rispondere ad alcune domande tecniche. I timing ridotti permettono prestazioni migliori rispetto alle alte frequenze? Quanto conta la velocità della memoria sulle prestazioni generali? Leggete per scoprirlo.

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a cura di Patrick Schmid

Introduzione

La domanda che vogliamo porci e a cui cercheremo di rispondere con questo aritcolo è: in ambito di memorie, tra timing e frequenza di lavoro, quali ha l'impatto maggiore?

La scelta migliore per la fascia alta è rappresentata oggigiorno da un paio di moduli da 1 GB. Un quantitativo elevato di memoria RAM serve sopratutto per le applicazioni e per prevenire il cosiddetto “swapping” del vostro hard disk. In questo contesto, né il tipo di memoria né la velocità sono così importanti quanto il quantitativo. L'unica cosa che vi raccomandiamo è di acquistare due moduli, per sfruttare la modalità dual channel.

Tuttavia, i prodotti attuali DDR da 1 GB non supportano i timing ridotti e l'elevate frequenze di clock dei moduli da 512 MB, quindi la vostra scelta tra timing e frequenze sarà abbastanza limitata. Guardando al settore DDR2, che dominerà entro la fine dell'anno, la situazione è persino peggiore; i timing e le frequenze sono molto elevate.

Anche se non avete ancora bene presente il concetto di timing, sappiate che più sono bassi, maggiore sarà la velocità con cui verranno eseguite le operazioni. Per esempio, le memorie DDR lavorano tra CL2-2-2-5 e CL3-4-4-7, mentre le DDR2 da CL3-2-2-8 a CL5-5-5-15. Quest'ultimo dato è doppio rispetto a quello delle DDR1 più veloci ed è quindi spiegato il motivo per cui le DDR2 devono lavorare a frequenze molte elevate per superare le prestazioni delle DDR1.

Ci siamo muniti di un sistema AMD Athlon 64 per analizzare dettagliatamente le prestazioni della memoria, poichè il controller di memoria è integrato nel processore ed è quindi più sensibile ai cambiamenti dei timing e delle frequenze. La nostra intenzione è mostrare le differenze prestazionali quando avvengono i seguenti cambiamenti: 

  • Frequenza CPU: da 1450 MHz a 2610 MHz;
  • Frequenza della memoria: da 200 a 290 MHz; e
  • Timing della memoria: da CL2.0-2-2-5 a CL3.0-4-4-7

Esamineremo inoltre come scalano le prestazioni con frequenze di clock e timing differenti.