Conclusioni Benchmark

In questo articolo abbiamo dato uno sguardo alle prestazioni della memoria di sistema per rispondere ad alcune domande tecniche. I timing ridotti permettono prestazioni migliori rispetto alle alte frequenze? Quanto conta la velocità della memoria sulle prestazioni generali? Leggete per scoprirlo.

Avatar di Tom's Hardware

a cura di Tom's Hardware

Conclusioni Benchmark

Possiamo trarre le seguenti conclusioni dai nostri test:

  • Ci sono poche differenze nelle prestazioni tra le basse frequenze e i timing veloci delle memorie Winbond e i clock elevati con timing più alti delle memorie Samsung. Questo è vero sia nel 3DMark01 sia nel SuperPI persino con applicazioni che caricano notevolmente la CPU e la memoria.
  • Per rispondere in modo accurato alla domanda principale di questo articolo - ovvero, se scegliere timing bassi o alte frequenze – bisognerebbe usare una CPU molto veloce per eliminare i rallentamenti. É nostra opinione che persino il nostro dual core Opteron overcloccato a 2610 MHz non sia abbastanza veloce per decretare un vincitore.
  • In virtù dei due punti precedenti, le nostre conclusioni devono essere che testare le sole Samsung anzichè confrontarle con le Winbond non dia risultati abbastanza accurati per una risposta completa. Secondo i nostri calcoli, la differenza tra CL2.0-2-2-6 a 270 MHz e CL3.0-4-4-7 a 320 MHz nel SuperPI 8M varia da 0.7% a 0.5% in entrambe le direzioni, a seconda di come scalano le prestazioni.
  • I test indicano che timing più bassi sono maggiormente importanti rispetto all'aumento della frequenza della CPU. Questo potrebbe potenzialmente permettere alle memorie Winbond di lavorare l'1-2% meglio rispetto le memorie Samsung con un Athlon 64/Opteron sopra i 3 GHz.
  • A causa della frequenza della CPU i timing ridotti hanno un vantaggio prestazionale rispetto ai timing più elevati nelle applicazioni che fanno un uso intensivo di CPU e memoria, con un vantaggio che va dal 2% a 2 GHz al 6% a 2.6 GHz.
  • Quando non interveniamo sui timing con una frequenza di 2 GHz o 2.6 GHz, le DDR600 si comportano meglio del 2% o 5% rispetto alle DDR400 nelle applicazioni che fanno un uso intensivo dei CPU e memoria.
  • Per le memorie Samsung TCC5/TCCD, come le G.Skill F1-4400DSU2-1GBFC usate in questo articolo, le DDR600 con timing medi battono le DDR400 con timing ridotti. Le DDR600 con timing rilassati raggiungono gli stessi risultati delle DDR400 con timing ridotti (+/- 1%).

Conclusioni Finali

Sfortunatamente siamo limitati nelle conclusioni che possiamo trarre da questo articolo. Potremmo naturalmente continuare l'articolo testando con una CPU più veloce e con memoria Winbond. Tuttavia la serie di memorie con tensioni elevate di Winbond non è più prodotta, mentre la differenza prestazionale sembrerebbe minuscola e la transizione a memorie 2x 1 GB è in via di definizione, mentre AMD introdurrà presto processori con supporto DDR2. Dati tutti questi fattori, non avrebbe molto senso continuare.

Per la maggior parte degli utenti, se confrontiamo le Winbond con le Samsung, un beneficio prestazionale dell'1-2% passerà inosservato. Infatti, non raccomandiamo di investire molti soldi per una memoria di fascia alta nella speranza di migliorare le prestazioni. Come notato in precedenza in questo articolo, mantenendo i timing immutati con la CPU a 2.6 GHz, le DDR600 segnano un 5% di prestazioni in più rispetto le DDR400 nelle applicazioni che fanno uso intensivo della CPU e della memoria. Questi sono guadagni irrisori poichè c'è un aumento della frequenza della memoria del 50% e questi guadagni sono persino minori con frequenze ridotte. Nei giochi moderni, limitati molto dalla scheda grafica, le prestazioni non si incrementeranno, così come i cambiamenti della frequenza della CPU saranno inutili.

Quindi, se avete abbastaza memoria - preferibilmente 2 GB - i soldi extra che pagate per memorie più veloci fareste meglio a spenderli per una scheda grafica più veloce. E se non giocate, allora CPU e hard disk performanti vi offriranno un miglioramento più elevato rispetto alla memoria.