Overclock base; HTT, moltiplicatore CPU, rapporto di memoria

In questo articolo abbiamo dato uno sguardo alle prestazioni della memoria di sistema per rispondere ad alcune domande tecniche. I timing ridotti permettono prestazioni migliori rispetto alle alte frequenze? Quanto conta la velocità della memoria sulle prestazioni generali? Leggete per scoprirlo.

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a cura di Tom's Hardware

Overclock base; HTT, moltiplicatore CPU, rapporto di memoria

Come molti di voi sapranno, la velocità di clock dell’Athlon 64 e degli Opteron è il prodotto tra la velocità dell’HyperTransport (HTT) e il moltiplicatore della CPU. Nel caso del nostro Opteron 165 il moltiplicatore è impostato di default a 9x mentre l’HTT è a 200 MHz, infatti la CPU lavora a 1,800 MHz. Il moltiplicatore è modificabile solamente verso il basso, mentre la velocità dell’HTT può essere modificata sia verso l'alto che verso il basso. C’è inoltre un altro fattore: il rapporto di velocità della memoria. Di default è impostato a 1/1, cioè la frequenza delle memorie sarà la stessa della velocità dell’HTT (200 MHz del sistema equivalgono a un clock di 200 MHz per la memoria DDR).

Incrementare il moltiplicatore della CPU sarebbe una strada facile per overcloccare il processore, tuttavia non è possibile. Per overcloccare dovrete incrementare la velocità dell’HTT. Se incrementate la velocità da 200 MHz a 300 MHz e abbassate il moltiplicatore della CPU a 6, avrete ancora una velocità di 1,800 MHz. Se il rapporto è impostato è 1/1, significa che il vostro sistema di memoria lavorerà a 300 MHz anzichè alla velocità standard di 200 MHz. Se impostate un rapporto di 2/3, la  frequenza della memoria raggiungerà i 200 MHz. Facendo ciò non otterrete nulla ma questo offre delle possibilità di overclocking molto flessibili..

Come potete vedere, l’overclock delle memorie (e non della  CPU) richiede un incremento della velocità dell’HTT e una riduzione del moltiplicatore della CPU. Così tutto quello che dovrete fare sarà giocare con il parametro del rapporto di memoria.

Tuttavia troviamo un ostacolo nei benchmark. Se intendete aumentare la frequenza della memoria a piccoli passi – ad esempio da 200 MHz a 205 MHz – dovrete incrementare la velocità dell’HTT in maniera speculare. Questo significa inoltre che la frequenze della vostra CPU aumenterà in base all’incremento (5 MHz) del moltiplicatore. In questo caso, la frequenza della CPU passerà da 1800 MHz a 1845 MHz.

Questo rende le cose un po’ più complicate per noi che non vogliamo variare la velocità della CPU  ma analizzare le prestazioni delle memorie. Sfortunatamente, non c’è una strada per isolare la velocità della memoria e le impostazioni come unico fattore impattante sui risultati dei benchmark.

Abbiamo scelto alcuni benchmark che sono particolarmenti dipendenti dalla velocità della CPU e dalla memoria di sistema. Gli abbiamo usati cambiando solamente il moltiplicatore della CPU, isolando la frequenza di clock della CPU come unico fattore di variazione.