Dopo mesi di attesa e voci di corridoio, la nuova NVIDIA GeForce RTX 5060 ha finalmente fatto il suo debutto ufficiale su Amazon, al prezzo consigliato al pubblico (MSRP). A catturare subito l'attenzione è il modello MSI SHADOW 2X OC, disponibile a 329€, cifra in linea con le aspettative per questa scheda pensata per il segmento entry-level del mercato. Il suo posizionamento mira infatti a soddisfare le esigenze di chi cerca una soluzione performante ma accessibile, ideale per giocare fluidamente in Full HD e, con qualche compromesso, anche in 2K.
MSI RTX 5060 8G SHADOW 2X OC, chi dovrebbe acquistarla?
Al momento, però, le prestazioni della RTX 5060 restano un'incognita, poiché non sono ancora disponibili recensioni indipendenti o benchmark approfonditi. Questo rende difficile valutare con precisione l’efficacia reale della nuova proposta NVIDIA, soprattutto in scenari di gioco moderni e più esigenti. Sarà dunque fondamentale attendere i test sul campo per capire se questa GPU riuscirà a mantenere le promesse fatte, soprattutto in termini di rapporto qualità/prezzo, consumi e performance su titoli recenti.
Dal punto di vista del design, questa scheda video si presenta con una configurazione termica ben studiata, pensata per garantire un raffreddamento efficiente e silenzioso. La presenza di due ventole su un ampio dissipatore promette un buon equilibrio tra rumorosità e prestazioni termiche. Il sistema include la tecnologia TORX FAN 5.0, che, grazie ad archi ad anello e pale inclinate di 22 gradi, aumenta il flusso d’aria del 23% rispetto alle ventole assiali tradizionali, contribuendo così a mantenere la GPU fresca anche sotto carico.
Completano la dotazione i tubi di calore progettati per un trasferimento termico ottimale e una backplate rinforzata con feritoie che favoriscono l’espulsione diretta dell’aria calda. Tutti questi accorgimenti indicano un’attenzione particolare alla qualità costruttiva da parte di MSI. Ora resta solo da vedere se la RTX 5060 sarà in grado di confermare sul campo ciò che promette sulla carta: per saperlo, non vi resta che attendere i benchmark indipendenti.