Punti comuni tra i core grafici integrati
Dal punto di vista delle specifiche il chipset GeForce 9300 di nVidia dovrebbe trovarsi testa a testa con il G45. Entrambe le piattaforme supportano i processori Core 2 Duo e Quad con FSB fino a 1333 MHz, e supportano le memorie DDR2 e DDR3.
nVidia supporta la memoria DDR3-1333, mentre Intel si ferma a quella a 1066 MHz. Dal punto di vista grafico, tanto Intel quanto nVidia mettono a disposizione il supporto DirectX 10. Allo stesso modo, entrambe supportano le uscite VGA, DVI, HDMI e DisplayPort. Le analogie tra i core grafici integrati, però, si fermano qui.
Il GeForce 9300, che nVidia dipinge come equivalente all'architettura G86 che muove la scheda discreta GeForce 8400 GS, integra 16 shader unificati che lavorano alla frequenza di 1200 MHz. Il G45 di Intel integra, invece, solo 10 unità shader con una frequenza di 800 MHz. nVidia ha quindi un vantaggio su Intel per quanto riguarda le unità di calcolo, ma anche per la frequenza. Secondo nVidia, questa differenza si traduce in prestazioni molto superiori rispetto alla soluzione di Intel.
Più sicura, invece, è la capacità del 9300 di restituire una riproduzione video senza intoppi attraverso il processore video integrato PureVideo HD, che, secondo nVidia, è in grado di amministrare il 100% della riproduzione video nei formati H.264, VC1 e MPEG-2. Questo non vuole dire che il processore rimarrà inutilizzato, come vedrete nei benchmark.
La mGPU a 65 nm integra inoltre il supporto per le tecnologie PhysX e CUDA, che per ora interessano solo una ristretta cerchia di utenti. Tra i giochi di grido solo Unreal Tournament 3 e Mass Effect supportano PhysX, mentre la lista di applicazioni CUDA, seppur in crescita, vede tra le applicazioni più rilevanti solo Elemental Badaboom e Adobe Photoshop CS4.
