Risultati: StarCraft II: Heart Of The Swarm

Celeron G1610, Pentium G2020 e Core i3-3225 si scontrano con gloriose soluzioni del passato come il Core 2 Quad Q9550 e il Core 2 Duo E8400. Ha senso, se avete una vecchia piattaforma, investire un budget modesto per cambiare la CPU? La parola ai test.

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a cura di Tom's Hardware

Risultati: StarCraft II: Heart Of The Swarm

Il nuovo capitolo Heart of the Swarm di StarCraft 2 ha una missione chiamata "Harvest of Screams” in grado di mettere sotto carico il nostro Core i5. Nel benchmark della durata di 60 secondi Kerrigan guida circa 150 Zerg in una missione per distruggere la base dei Protoss.

Abbiamo volutamente ritardato il nostro attacco di un paio di minuti per avere più Zergling di quanti richiesti dalla missione, inoltre abbiamo mantenuto l'ingrandimento della mappa, centrando la visuale sull'azione. Di conseguenza, il frame rate si è ridotto in modo sostanziale ogni volta che le unità inquadrate aumentavano, unendosi alla battaglia.

Questo scenario può essere considerato eccessivamente brutale, in base al vostro stile di gioco. Dopotutto, Blizzard consiglia il Core 2 Duo E6600. Un processore del genere però richiede che si facciano dei compromessi, ovvero alteriate la vostra strategia, applichiate lo zoom su un minor numero di unità, o evitiate totalmente mappe multiplayer su larga scala.

StarCraft II impatta sulla CPU, ma sfortunatamente non è ottimizzato per i processori quad-core. In base alla quantità di cache a disposizione, i processori Ivy Bridge sembrano scalare meglio, lasciando il Core 2 Quad Q9550 e il Core 2 Duo E8400 in coda al gruppo.

Aumentando i dettagli grafici e la qualità delle texture vediamo frame rate vicini alle aspettative. Anche così però è lampante il limite imposto dalla CPU.