Com'è fatta la Radeon R9 Fury X

Test della AMD Radeon R9 Fury X, nuova scheda video con GPU Fiji e l'innovativa memoria HBM. Recensione con i giochi per conoscerne le prestazioni, anche a risoluzione 4K.

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a cura di Tom's Hardware

Faccia a faccia con la Radeon R9 Fury X

Trovandosi davanti una Radeon R9 Fury X la prima cosa che noterete è senz'altro la lunghezza della scheda. Leggermente più lunga di 19 cm, è più corta di 7 cm rispetto alla Radeon R9 290X e alla GeForce GTX 980 Ti. La scheda è sprovvista di ventola. AMD ha scelto di non adottare una soluzione di raffreddamento ibrida come con la Radeon R9 295X2, dotata di un sistema Asetek che aveva bisogno di mantenere i moduli di memoria e la circuiteria per la regolazione della tensione al fresco.

radeon r9 fury x front

Stavolta la memoria si trova proprio accanto alla GPU e questo rende più semplice raffreddarla con lo stesso waterblock che si occupa di raffreddare Fiji. Altri componenti sensibili sono a contatto con questo pezzo di metallo. Per questo motivo il sistema di raffreddamento a liquido fa il suo lavoro senza necessitare di aiuti.

AMD ha collaborato con Cooler Master per la Radeon R9 Fury X, inserendo una ventola Nidec da 120 mm sul radiatore. Mentre i tubi usati sulla 295X2 erano di gomma nuda, ora sono ricoperti da un filo intrecciato e ricordano da vicino i cavi degli alimentatori. È un bel tocco estetico.

radeon r9 fury x blown up

I rappresentanti di AMD dicono che questo è il tipo di design che vogliono gli appassionati e che integrando un raffreddamento a liquido forniscono un valore aggiunto. Anche se ciò potrebbe essere vero, AMD ha dovuto fare questa scelta per mantenere fresca e non troppo rumorosa questa scheda video accompagnata da un "typical board power", ossia un consumo tipico, di 275 watt. La soluzione messa in atto funziona ed è più elegante di quella della R9 295X2.

radeon r9 fury x head on

Il beneficio di un circuito ad anello chiuso è che conferisce molto margine termico. AMD afferma che questa soluzione può gestire fino a 500 watt, ben oltre i 275 watt che rappresentano il tetto massimo teorico di consumo della R9 Fury X. In teoria, 275 watt dovrebbero essere forniti attraverso lo slot PCI Express (75 watt), il connettore ausiliario a 6 pin (75 watt) e uno a otto pin (150 watt), per un totale di 300 watt. AMD però ha scelto di adottare due connettori PCIe ausiliari a 8 pin.

radeon r9 fury x with cooler front

Come con le schede della serie Radeon R9 290X, AMD ha aggiunto uno switch dual-BIOS. I due file BIOS però questa volta sono identici. Il secondo esiste come backup per ripristinare le impostazioni di fabbrica nel caso il primo dovesse corrompersi.

L'assenza di una ventola significa che la Radeon R9 Fury X non ha bisogno di feritoie nella parte posteriore. A parte i collegamenti al monitor, il pannello posteriore è solido con un logo Radeon inciso nel metallo. È davvero bello. Troverete tre connettori DisplayPort e un'uscita HDMI, ma nessuna DVI. E poiché il controller video di Fiji è limitato all'HDMI 1.4, quell'interfaccia probabilmente non verrà usata molto.

radeon r9 fury x with cooler

Il corpo della Radeon R9 Fury X è unico, non ha nulla a che fare con quanto mostrato da AMD in passato. L'azienda ha seriamente rivisto il proprio processo di design industriale. Dato che non c'è una ventola e di conseguenza ventilazione, la scheda è molto simile a un box rettangolare. Secondo AMD la copertura consiste di alluminio pressofuso coperto in un materiale nero opaco e un metallo lucido. Le ditate sono di casa, quindi fate attenzione durante l'installazione.

AMD afferma che la piastra frontale della Fury X è rimovibile, e questo dà ai partner la flessibilità di produrre alternative personalizzate.