SSD su collegamento PCIe, quando il SATA non basta

Comparativa - Recensione di 3 SSD basati su collegamento PCI Express.

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a cura di Patrick Schmid e Achim Roos

Introduzione

Al momento la produzione di drive SSD è quasi interamente occupata dalla migrazione d'interfaccia da SATA 3 Gb/s a SATA 6 Gb/s, che di fatto raddoppia la banda disponibile portandola a 500 MB/s. Si potrebbe credere che sia una velocità molto elevata, ma sappiamo che si può andare ben oltre, come abbiamo avuto modo di vedere in passato (OCZ RevoDrive X2, un SSD su scheda PCI Express).

Oggi mettiamo a confronto le ultime proposte per quanto riguarda questa interessante soluzione di archiviazione da Fusion-io, LSI e OCZ, per scoprire chi offre i più veloci SSD su interfaccia PCIe.

Tutti i marchi presi in esame hanno lo stesso obiettivo: ottenere il massimo throughput, prestazioni I/O o entrambe le cose. In questi prodotti il prezzo è una questione secondaria, rispetto alle prestazioni. Per Fusion-io, LSI Corporation e OCZ Technology l'interfaccia Serial ATA è semplicemente inadeguata a fornire prestazioni alto livello, perché arriva al massimo a 600 MB/s.

Per ovviare al problema i prodotti testati si affidano alla più veloce PCI Express, la connessione più veloce disponibile in un sistema moderno. Questo non significa però che la SATA sia del tutto abbandonata, infatti sia LSI sia OCZ la usano per le connessioni interne.

Per ottenere le massime prestazioni tuttavia queste aziende hanno approcci diversi. LSI e OCZ hanno sviluppato schede sulle quali troviamo delle configurazioni RAID con controller multipli collegati a chip NAND, mentre Fusion-io è la prima azienda a offrire un collegamento PCIe diretto, privo cioè di connessioni interne alla scheda – come la SATA. Abbiamo quindi deciso di mettere a confronto OCZ Ibis (molto simile al RevoDrive X2), LSI WarpDrive, ioDrive e ioExtreme.

Come sempre accade ogni approccio ha pregi e difetti. LSI e OCZ si affidano a configurazioni RAID e relativi controller, mentre Fusion-io ha scelto un design del tutto nuovo per ridurre al minimo il numero d'interfacce usate. Quest'ultima soluzione sembra quella più elegante, ma il drive non è avviabile. Potrebbe non essere un aspetto rilevante in ambiente enterprise, ma lo è certamente per gli utenti appassionati.

Da parte nostra, siamo interessati soprattutto a capire come funzionano questi drive, e naturalmente ai risultati dei benchmark. Per analizzare questi prodotti, e relativi prezzi, è importante anche comprendere a chi sono diretti. Fusion-io ed LSI pensano chiaramente al pubblico enterprise (grandi aziende), e per tale ragione design, componenti e firmware sono del tutto diversi da quelli dell'OCZ Ibis o altri prodotti che cercano di avvicinarsi anche ai consumatori privati più appassionati o alle workstation.  Visti tali aspetti, considerate questo articolo più una presentazione dei distinti approcci più che uno dei nostri tradizionali confronti tra diversi prodotti.

OCZ Arc 100 SSD da 240GB OCZ Arc 100 SSD da 240GB