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Prestazioni casuali 4KB

Il Toshiba MKx001GRZB è un SSD di classe enterprise, che offre ottime prestazioni ma soprattutto affidabilità. Nel contesto giusto è un prodotto più che interessante, a cui tuttavia non mancano concorrenti.

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a cura di Tom's Hardware

Pubblicato il 30/06/2012 alle 12:39 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:40
  • Toshiba MKx001GRZB, SSD SAS 6 Gbps da 400 GB per server e aziende
  • Specifiche del Toshiba MKx001GRZB
  • Resistenza: MLC, eMLC ed SLC
  • Resistenza: MLC, eMLC ed SLC, continua
  • Sistema di prova e benchmark
  • Benchmark per le aziende, un nuovo mondo
  • Prestazioni casuali 4KB
  • Prestazioni sequenziali 128 KB e 2 MB
  • Consumi
  • Carichi di lavoro di classe enterprise
  • Conclusioni

Prestazioni casuali 4KB

Il Toshiba MK4001GRZB riesce a sfruttare al meglio l'interfaccia SAS 6 Gbps in questo test, e supera i concorrenti SATA. Con una queue depth di 12 le prestazioni si stabilizzano a circa 95.000 IOPS, mentre il concorrente più vicino - il Micron P300 (SLC) - parte meglio del Toshiba, ma poi si ferma a "solo" 60.000 IOPS con 32 o più comandi in coda.

Intel, preferita da molti professionisti IT, da parte sua punta molto sull'affidabilità, come dimostra per esempio l'Intel SSD 710. Tanto che in alcuni ambienti server trovano posto i suoi prodotti client, e per questo abbiamo inserito nel gruppo anche il 320 e il 520.

Il drive SandForce Intel (SSD 520) con memoria SLC arriva a circa 50.000 IOPS, molto indietro rispetto a un prodotto come il P300 ma comunque un bel passo avanti rispetto a prodotti più squisitamente business come il 320 o il 710. E con dati incomprimibili le prestazioni casuali restano simili, e i limiti dei SandForce non emergono fino a che non si guarda alle velocità di scrittura.

Il Toshiba MK4001GRZB è ufficialmente capace di 16.000 IOPS con le scritture casuali con una queue depth di 16. Secondo il nostro test Iometer è un numero valido per tutti i valori di queue depth, una volta che il drive ha raggiunto prestazioni stabili. Va meglio il P300, che arriva poco oltre le 20.000 IOPS.

L'Intel 520 si stacca dal gruppo grazie al controller SandForce di seconda generazione, e con 64 comandi in coda questo SSD di classe desktop arriva a superare le 50.000 IOPS.

Una volta arrivati a prestazioni stabili con gli accessi casuali da 4 KB il tempo di risposta medio del P3000 sembra appena inferiore al Toshiba MK4001GRZB, con un delta di solo il 25%.

Il picco nei tempi di risposta invece favorisce gli SSD con memoria SLC. Il massimo del Toshiba's MK4001GRZB è 53,7 ms, circa otto volte più basso rispetto al P300.

Ancora una volta l'Intel SSD 520 (ricordiamoci che è un prodotto desktop) è sorprendente, con tempi di risposta tra 125 e 155 millisecondi. Si colloca alla pari con l'Intel SSD 710, e un po' meglio del 320.

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