Resistenza: MLC, eMLC ed SLC

Il Toshiba MKx001GRZB è un SSD di classe enterprise, che offre ottime prestazioni ma soprattutto affidabilità. Nel contesto giusto è un prodotto più che interessante, a cui tuttavia non mancano concorrenti.

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a cura di Tom's Hardware

Resistenza: MLC, eMLC ed SLC

Si parla moltissimo di durata e affidabilità degli SSD, perché tutti ci preoccupiamo di un'eventuale perdita di dati dovuta a una rottura del drive. Se però stiamo parlando di un notebook o di un desktop il problema è praticamente irrilevante, perché è quasi impossibile scrivere così tanti dati su un SSD da arrivare a esaurire le celle flash che lo compongono - non prima che qualche altro componente si rompa e venga il momento di cambiare il computer (almeno). Potrebbe succedere che un problema di driver metta i dati a rischio, ma anche questa è un'eventualità piuttosto rara. IMFT's 25 nm NAND

Nel mondo delle grandi aziende invece resistenza e durata sono una questione molto più importante. I carichi più impegnativi richiedono un alto numero di scritture e letture in poco tempo, 24 ore su 24, e ogni produttore di SSD fornisce un valore di scritture e letture che il prodotto può sopportare. La maggiore resistenza è quella della memoria SLC ed eMLC, che per questo è quella preferita in questi ambiti.

Non per questo va escluso l'uso di memoria MLC (Multi Level Cell) negli ambienti professionali come quelli di cui stiamo parlando. Sappiamo infatti che in molti casi prodotti come gli Intel X-25M o SSD 320 hanno trovato una loro collocazione soddisfacente: soprattutto in situazioni dove una rottura non farebbe perdere i dati, così li si può bombardare di scritture quanto si farebbe con uno di questi Toshiba.

Valutazione della durata di un SSD

Abbiamo tenuto sotto controllo l'indicatore di usura (Media Wear Indicator, MWI) di ogni drive, il cui valore scende da 100 a 1. È uno strumento progettato per offrire una stima grezza dei cicli di scrittura e lettura che ancora restano disponibili sull'SSD.

In teoria una volta che il contatore arriva alla fine, tutta la memoria è consumata, e naturalmente c'è un alto rischio che l'unità SSD smetta di funzionare. Crediamo che nessuno affiderebbe i propri dati a un SSD che sta finendo i propri giorni. L'indicare MWI permette quindi di determinare una "zona sicura" per l'uso dell'SSD, e per questo è tenuto in grande considerazione.