Samsung Serie 5 Ultra: valutazione e conclusioni
Il Serie 5 Ultra è un ultrabook di buona qualità costruttiva, come la maggior parte dei suoi concorrenti, e con una configurazione allineata agli altri. Ormai la sensazione è che il neonato settore degli ultrabook si sia già appiattito. Intel ha creato un marchio registrato con paletti ben precisi e decisamente restrittivi per dare una sferzata a un settore, quello dei notebook, in crisi. Il risultato è che abbiamo ottenuto portatili effettivamente sottili e leggeri, con una buon autonomia e un tempo minimo di ripresa dallo standby, ma tutti talmente simili da essere differenziati quasi esclusivamente dal prezzo.
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Quello di 899 euro del Samsung Serie 5 lo rende interessante, in un panorama in cui gli ultrabook da 13 pollici costano mediamente sopra ai mille euro. A questo punto vale la pena confrontare il Serie 5 Ultra con il Portégé Z830, un prodotto professionale che offre qualcosa di più dal punto di vista della sicurezza, a un prezzo fra i più convenienti, ma con una configurazione un po' meno potente.
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Il primo grande difetto di questo prodotto è il calore che si genera sul fondo della base, in corrispondenza del disco fisso tradizionale. Con la maggior parte degli altri ultrabook il problema non si pone perché hanno in dotazione unità SSD. Oltretutto, la mancanza di questo componente (presente solo per l'SSD Caching) penalizza fortemente le prestazioni: non credete ai comunicati ufficiali in cui si dice che il rapporto costo/beneficio della soluzione ibrida così come implementata è ottimale, i nostri test dimostrano il contrario.
Per contro chi sceglie questo prodotto può mettere mano senza problemi a disco fisso, memoria e modulo di rete, oltre a poter pulire la ventola di raffreddamento qualora dovesse intasarsi di polvere. L'idea è buona, ma l'implementazione sarebbe stata ottima se fosse stata accessibile anche la batteria.