Windows 11 non vi piace? Microsoft vi darà alcuni giorni per tornare a Windows 10

Nel caso in cui Windows 11 non vi convincesse, avrete dieci giorni per poter tornare indietro a Windows 10 senza perdere alcun dato.

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a cura di Sara Grigolin

L'aggiornamento a una nuova versione del proprio sistema operativo può essere sempre spaventoso: non si sa se abbandonare la sicurezza di una piattaforma ormai conosciuta per addentrarsi in una nuova avventura, caratterizzata da nuove funzionalità con cui spesso bisogna familiarizzare nel tempo. Con Windows 11 all'orizzonte, molte persone dovranno decidere se abbandonare o no Windows 10. Ma, per fortuna, si avranno a disposizione 10 giorni per provarlo prima che l'aggiornamento sia permanente.

Windows 11 è disponibile per la prova in questo momento iscrivendosi al programma Insiders, ma la versione pubblica di Windows 11 non sarà pronta al pubblico, quindi disponibile per tutti, fino alla fine del 2021 o all'inizio del 2022. Infatti si vocifera che sarà possibile acquistare una nuova licenza di Windows 11 a partire da ottobre 2021, ma che gli utenti già in possesso di una copia di Windows 10 potranno effettuare l'aggiornamento gratuito solo all'inizio del 2022.

In ogni caso, se decidete di aggiornare il sistema operativo alla versione successiva, non sarete legati per sempre a Windows 11. Microsoft, infatti, mette a disposizione 10 giorni per ambientarsi ed eventualmente tornare indietro. O almeno questo è quello che è scritto nella sezione "Domande frequenti" sul sito web di Windows 11: durante i 10 giorni si può tornare a Windows 10 e conservare tutti i file e i dati precedentemente portati in Windows 11.

Quindi Microsoft concederà agli utenti una specie di prova di poco più di una settimana per ambientarsi nel nuovo sistema operativo e, nel caso in cui non piacesse, tornare indietro. Windows 11, in ogni caso, è disponibile per tutti i sistemi dotati di un processore a 64 bit compatibile, con almeno 1GHz e almeno 2 core. Sarà necessario avere almeno 4GB di memoria RAM e 64GB di archiviazione interna. Uno dei requisiti più discussi è infine il supporto a TPM 2.0. Vi ricordiamo che i maggiori produttori di schede madri hanno pubblicato le liste di modelli compatibili con Windows 11.

Windows 11 mantiene gran parte delle funzionalità del suo predecessore, aggiungendone però di nuove e migliorando in generale l'interfaccia grafica: un look più moderno, minimale e coerente tra le varie finestre del sistema operativo. In questa pagina potete trovare tutte le novità della nuova versione del sistema operativo di Microsoft.