Huawei P8 Hardware

Il nuovo top di gamma Huawei si è rivelato un telefono dall'ottimo design, realizzato con materiali pregiati, con una valida fotocamera e una buona piattaforma. Purtroppo però il software si rivela ancora molto immaturo e castra un prodotto che altrimenti sarebbe molto buono.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Huawei P8 Hardware 

Lo Huawei P8 potrebbe sorprendere chi è abituato ai prodotti di questo marchio, per via dei materiali pregiati e dell'ottimo assemblaggio. Il P8 è sottile, leggero e di aspetto piacevole tanto quanto lo sono i migliori modelli di Samsung e HTC.

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Il corpo in alluminio è interrotto da inserti in plastica (per le antenne) ben fatti ed elementi brillanti. I bordi hanno una curvatura morbida che rende la presa sicura e comoda, che dà anche un'impressione di grande qualità. I pulsanti principali – volume e accensione – sono sul lato destro; sotto a essi troviamo lo slot per la nanoSIM e per la scheda microSD. Quest'ultimo può alloggiare in alternativa una seconda scheda telefonica, nella versione dual-SIM. Il bordo inferiore ospita invece la porta microUSB e due griglie - ma solo una nasconde effettivamente un altoparlante. Non per questo bisogna pensare che l'hardware audio sia stato trascurato, perché il P8 se la cava abbastanza bene da questo punto di vista.

Huawei ha fatto un buon lavoro anche con lo schermo da 5,2 pollici (1080p), brillante e vivido senza risultare troppo saturato nei colori, che invece risultato piuttosto precisi, anche se lasciamo l'ultima parola al test completo. Anche senza l'altissima densità di uno schermo QHD, il display del P8 è più che adeguato per un top di gamma.

La nostra unica lamentela in effetti non riguarda lo schermo ma la cornice che lo circonda. L'esemplare bianco/oro che abbiamo provato infatti riflette molto la luce solare e rende difficile leggere lo schermo. Un problema che abbiamo già visto anche in passato su telefono bianchi, ma con il P8 sembra particolarmente incisivo. Raccomandiamo di scegliere uno degli altri colori disponibili.

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Guardando l'aspetto generale del telefono non si può evitare di notare la somiglianza con l'iPhone 5 o 5S, specialmente la parte posteriore con il pannello di vetro che ospita la fotocamera da 13 megapixel (per non parlare di quanto il software Huawei ricordi iOS). Tenendolo in mano e usandolo invece le differenze si notano.

La qualità generale del P8 comunque non è una sorpresa, considerato che Huawei ha "fatto pratica" con i modelli precedenti. Il P8 sembra infatti un'evoluzione naturale per quest'azienda, considerando il Mate 7 del 2014 come punto di partenza: è semplice, elegante, simile in parte all'iPhone e risulta eccellente quando lo si prende in mano.

All'interno troviamo un processore Kirin 930 prodotto dalla stessa Huawei, una CPU octa core a 64 bit dove troviamo core Cortex-A53 sviluppati sempre da Huawei e che funzionano a 2 GHz. Insieme ad essi ci sono poi quattro core A53 standard a 1,2 GHz. Si può parlare di architettura big.LITTLE, perché gli A53 meno potenti gestiscono le attività in background, mentre quelli più veloci danno alte prestazioni quando servono.

Come i modelli precedenti, Huawei ha dotato il P8 di una modalità "smart", che riduce un po' la frequenza del processore (pare che gli A53e non vadano oltre 1,5 GHz); è possibile ripristinare le frequenze massima, riducendo un po' la durata della batteria. Per i nostri test lo abbiamo usato sempre con la modalità "smart" attiva, senza mai notare problemi di prestazioni.

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Insieme al citato processore abbiamo 3 GB di RAM, mentre lo spazio per l'archiviazione è piuttosto risicato: solo 16 GB, di cui 10,5 effettivamente disponibili. Siamo molto al di sotto rispetto a quello che ci saremmo aspettati da un telefono di fascia alta, anche se è presente lo slot MicroSD.

Infine abbiamo una batteria non rimovibile da 2.680 mAh. Non sembra granché rispetto agli standard attuali, solo 80 mAh in più rispetto al Galaxy S6, che a sua volta non ha certo una batteria molto grande. Ci torneremo dopo, ma possiamo già dire che Huawei è riuscita comunque a ottenere un intero giorno di autonomia, segno che l'hardware è molto efficiente.

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Guardando alla connettività, abbiamo Wi-Fi b/g/n - quindi niente ac o 5 GHz - Bluetooth 4.1 ed LTE.

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Huawei inoltre combina hardware e software per migliorare la forza del segnale quando ci si trova lontani da un ripetitore o si viaggia ad alta velocità, per esempio su un treno moderno. Questa tecnologia prende il nome di "Signal+" e ha una voce dedicata nelle Impostazioni. È difficile fare test conclusivi su di essa, ma abbiamo notato che il nostro P8 sembrava agganciarsi al segnale 4G/LTE meglio di altri smartphone Android (sempre top di gamma) che avevamo con noi.

Del tutto simile è la funzione "Roaming+" del P8, che secondo l'azienda aiuta ad agganciare la rete più velocemente quando si arriva in un paese straniero. Se viaggiate spesso avrete notato che a volte ci vuole qualche minuto prima che il telefono prenda il segnale. Ce lo siamo portati per un viaggio a Malta, notando che in effetti è più rapido.

Dal punto di vista hardware quindi il P8 è più che soddisfacente, sia dentro sia fuori. Gli unici due aspetti negativi sono il poco spazio interno e la mancanza di connettività Wi-Fi a 5 GHz. 

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