Il primo pieghevole venduto è già troppo vecchio secondo Samsung

Samsung ha ufficialmente interrotto il supporto al suo primo pieghevole, il Galaxy Z Fold originale dal numero di modello SM-F900F

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Gli smartphone pieghevoli non sono più un prodotto di nicchia, lo ha dimostrato di recente il record di pre-ordini dei nuovi Galaxy Z di Samsung. Si tratta però di una categoria di dispositivi ancora nuova, che deve maturare ed evolversi per diventare meno costosa e accessibile ai più.

Tuttavia, lontani sono i tempi dei primi pieghevoli che possiamo definire "sperimentali", quelli che hanno introdotto questo tipo di tecnologia sul mercato consumer per testarne l'efficacia e che hanno scosso il mondo degli smartphone. La prova? Il primo foldable venduto ufficialmente da Samsung è già diventato troppo vecchio per essere aggiornato.

Ci è voluto un po', ma Samsung è riuscita a trovare la propria strada dando vita ad un mercato completamente nuovo in un panorama che stava diventando quasi stagnante, ovvero quello degli smartphone. Dopo aver rifinito anno dopo anno la propria proposta, l'azienda sudcoreana ormai ha ben chiarito la propria idea di smartphone pieghevole, con Galaxy Z Fold5 e Galaxy Z Flip5 che hanno dimostrato di essere più maturi che mai.

Non si può dire lo stesso del primo foldable a libro arrivato sul mercato, il controverso Samsung Galaxy Z Fold che ha fatto molto parlare di sé per i suoi problemi al display flessibile interno e per il suo curioso design.

Fa strano pensarlo, ma sono passati già 4 anni da quando Samsung Galaxy Z Fold ha lasciato a bocca aperta gli appassionati di smartphone. Ancora ricordo quando, durante IFA 2019, ho avuto la possibilità di provare con mano a piegare il mio primo display. Sembrava un'esperienza surreale, quasi fantascientifica, un prodotto finalmente diverso e che ha davvero catturato l'immaginazione mia e di moltissimi altri "geek".

Galaxy Z Fold non era però esente da problemi. La pellicola di protezione interna faceva parte del display stesso e la sua rimozione portava a danni irreparabili al delicato AMOLED interno. Il display esterno era piccolo e difficile da reputare veramente utile, tant'è che già con Galaxy Z Fold2 Samsung ha deciso di ampliarlo fino alla dimensione che ancora oggi campeggio sui prodotti di questa serie.

Il numero di unità vendute è stato ben lontano dai volumi di vendita dei pieghevoli moderni, e molto probabilmente chi si era lanciato a capofitto in questo "esperimento" ha già sostituito il proprio smartphone per un modello più recente ed affidabile.

Samsung sembra saperlo bene, tant'è che ha ufficialmente interrotto il supporto al Galaxy Z Fold originale dal numero di modello SM-F900F, il quale non riceverà la One UI 5.1.1 in arrivo nel corso delle prossime settimane e probabilmente non riceverà più nemmeno nuove patch di sicurezza. In realtà lo smartphone nato con Android 9.0 è ancora fermo ad Android 12 e One UI 4.1.1, ma l'azienda coreana ha voluto nuovamente sottolineare, in un documento inviato alla stampa, che il capostipite della serie Z Fold non riceverà la prossima versione di interfaccia software.

Al lancio di Galaxy Z Fold i top di gamma di Samsung venivano proposti con 3 anni di aggiornamenti di Android e 4 anni di patch di sicurezza, periodo che per il primo foldable sudcoreano volge al termine proprio questo settembre.