Vertu Signature Touch Hardware

I telefoni Android top di gamma non sono i più cari. Ci sono anche i prodotti di lusso, dei quali il Vertu Signature Touch è forse il più degno rappresentante. Costa tantissimo e include servizi di lusso, utili per chi ha davvero molto da spendere. Un prodotto insolito che abbiamo provato per voi.

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a cura di Tom's Hardware

Vertu Signature Touch Hardware

Un top di gamma del 2014 generalmente propone vetro rinforzato, policarbonato (plastica di qualità) e/o alluminio. Ci sono poche eccezioni, con cover posteriori in legno o in pelle, ma nessuno smartphone tra quelli che trovate nei centri commerciali ha materiali raffinati come quelli del Vertu Signature Touch.

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Lo schermo ha un pannello LCD da 4,7 pollici a risoluzione FullHD. Non è uno schermo molto grande, e ha cornici evidenti su tutti i lati. Lo schermo ha una buona fedeltà cromatica e una discreta luminosità, ma non abbastanza da restare leggibile alla luce del sole. Il pannello è protetto da vetro di zaffiro, con bordi leggermente sporgenti su tutti i lati. Lo zaffiro in questo caso non è solo una scelta di lusso, ma è preferito perché offre una migliore resa ottica ed è più resistente ai danni, anche rispetto al Gorilla Glass. È difficile da graffiare, e infatti è a livello nove nella scala di Mohs; gli unici materiali più duri sono la moissanite e il diamante.

Il vetro di zaffiro è anche molto difficile da produrre in grandi quantità. Pare che Apple volesse usarlo per l'iPhone 6, e che l'azienda di Cupertino abbia speso milioni di dollari cercando di ottenere una produzione industriale adeguata ma senza arrivare in tempo. Alla fine la società che avevano scelto come fornitore non riuscì a tenere il passo e andò in bancarotta. Vertu invece usa il vetro di zaffiro sui propri smartphone da anni, ma ovviamente possono chiedere prezzi ben più alti rispetto a quelli di Apple, e inoltre hanno volumi di vendita ben più bassi.

Sopra allo schermo il Signature Touch ha un'area che ospita l'altoparlante per le telefonate, circondato da metallo spazzolato e placche in ceramica (Vertu chiama questa struttura "il cuscino"). C'è una forma triangolare puntata verso il basso, appena accennata, che è da sempre il marchio di fabbrica dell'azienda. A destra del piccolo altoparlante c'è la fotocamera frontale, con un sensore da 2,1 megapixel, mentre a sinistra si nasconde un LED multicolore per le notifiche.

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Sotto allo schermo ci sono due altoparlanti stereo, con un piccolo blocco di metallo tra loro che ospita il microfono. Tutti questi elementi hanno una cornice in metallo lucido. Gli altoparlanti contano sul sistema Dolby per garantire una buona qualità audio, e hanno un volume più che discreto per un telefono con queste dimensioni – ma le distorsioni si notano quando si alza troppo.

I lati lunghi del Signature Touch sono rifiniti in titanio grado 5 lucidato in diversi modi a seconda della posizione. In alto a sinistra c'è la presa jack per le cuffie, una posizione infelice perché rende difficile rimettere il telefono in tasca se il filo è collegato – un problema compensato in parte dagli auricolari Bang&Olufsen che troviamo nella confezione, e che hanno un connettore piegato di 90 gradi. Sotto alla presa per le cuffie ci sono due pulsanti per regolare il volume. Su ognuno dei due lati lunghi ci sono anche tre viti a vista, che danno un tocco "industriale" al design, piuttosto piacevole.

A destra abbiamo invece una porta MicroUSB, che come la presa jack esce un po' dal profilo, il pulsante di accensione è un piccolo pulsante aggiuntivo dalla forma trapezoidale, rosso; è dedicato all'applicazione Concierge, su cui torneremo più avanti. I tre pulsanti principali hanno una buona risposta, ma anche un gioco eccessivo che risulta un po' sgradevole. Il pulsante rubino invece risulta molto solido e quando si aziona fa un click che si sente chiaramente. Troppo spesso però ci è capitato di premere in tasca questo pulsante o quello di sblocco, attivando il telefono senza volerlo.

vertu signature touch phone speaker

Passando alla parte posteriore del telefono, abbiamo una celebrazione estetica forte quanto quella frontale. La metà inferiore è dominata da morbida pelle nera con cuciture ben visibili che corrono verticalmente. Poi abbiamo una parte di titanio che si sovrappone alla pelle, e resta leggermente all'interno in senso orizzontale; questa scelta dovrebbe fornire uno "scudo" a eventuali impatti, ed evitare che la pelle si rovini e possa diventare più bella invecchiando senza traumi.

La pelle gira intorno al telefono nella parte inferiore, fino alla parte frontale e inferiore, sotto agli altoparlanti e al microfono. Il lato inferiore ha anch'esso una piccola parte di metallo inserita al centro. È la pelle più bella che abbiamo mai visto su uno smartphone (vedi Motorola Moto X o LG G4). Tornando alla cover posteriore, troviamo una parte di pelle anche nella parte superiore, appena sopra alla fotocamera posteriore e al suo flash.

Lo scudo di titanio che occupa circa metà della "schiena" del Vertu Signature Touch ospita appunto la fotocamera e lo sportellino per inserire la SIM. Il design di questi elementi sarebbe assurdo su uno smartphone qualsiasi, ma Vertu ci ha lavorato e ha ottenuto un bel risultato, che li valorizza e rende bello l'insieme. La fotocamera è a destra, mentre il flash è a sinistra. Entrambi sono protetti da vetro e circondati da una cornice in metallo con viti a vista.

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Lo sportellino per la SIM, inserito nella placca in titanio, si apre per rivelare l'incisione Handmade in England e il numero di serie del telefono. Lo sportellino è piuttosto grande, circa 2,5 centimetri, ed è bloccato da una "maniglia" sulla destra. Tirando il semicerchio di metallo e girandolo in senso antiorario si apre lo sportellino, e si può inserire una scheda MicroSIM (nella confezione è incluso un adattatore per le Nano SIM). L'incisione riporta anche la firma della persona che ha assemblato il telefono, nel nostro caso H. Nguyen ha fatto un ottimo lavoro.

In confronto a qualsiasi altro telefono, il Vertu Signature Touch si distingue tra la folla – almeno dal punto di vista estetico. In un mondo di mattoncini neri e design tutti uguali, Vertu propone un telefono che si può definire dal design complesso, ma anche di bell'aspetto. I progettisti potevano cadere nella tentazione di un design eccessivamente barocco, e di sicuro lo si può definire tale a confronto di un iPhone 6 o un Galaxy S6. Ma si può anche dire che è un design eccellente.

Tutto questo lo rende un telefono piuttosto ingombrante, comunque; nonostante lo schermo uguale – per diagonale – a quello dell'iPhone 6, il Vertu Signature Touch è più grande del prodotto Apple – che pure è stato criticato per via delle sue grosse cornici. Con 192 grammi di peso, non è nemmeno leggero – circa il 20% in più rispetto al Galaxy S6. Grande e pesante, quindi, ma nelle mani dà una grande impressione di solidità, e il peso non si nota. Forse è perché la complessità del design ci fa sentire tutti materiali e le forme sotto le dita, il che dà certo una buona impressione. Comunque sia, tenerlo in mano è piacevole.