Console war: abbiamo tutti sottovalutato Nintendo

Nintento, zitta zitta, continua a sorprendere tutti, nonostante dall'altra parti stia per arrivare la nuova generazione di console.

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a cura di Michele Pintaudi

Editor

Con Sony e Microsoft che hanno deciso di scoprire le rispettive carte, possiamo finalmente affermare che la nuova generazione di console sta per avere inizio. Una generazione ricca, che promette di stupire e divertire i giocatori andando ad alzare sempre di più tutti quegli standard che l’industria videoludica è riuscita a fissare negli ultimi anni. In tale contesto, come emerge dalle primissime parole di questo paragrafo sono due i nomi ricorrenti parlando di questa “console war”, termine ormai superato ma che si presta al discorso che intendiamo fare oggi.

Parlando di next gen vengono sempre citate PlayStation e Xbox, con le rispettive case madre che già da mesi hanno iniziato in maniera più o meno esplicita a darsi battaglia su tutti i fronti possibili e immaginabili. Di conseguenza sono molti gli interrogativi che vengono alla mente alla luce di tale situazione: domande d’ogni genere che troveranno risposta a partire dal prossimo mese di novembre, quando le due console – PlayStation 5 il 12 e Xbox Series X il 10 – approderanno finalmente sul mercato.

Questo discorso va però a escludere un altro attore dal ruolo fondamentale nell’industria e nella storia del videogioco. Stiamo parlando di Nintendo, che con Switch è riuscita negli ultimi anni a risollevarsi dopo i tiepidi risultati ottenuti con Wii U. In molto davano infatti il colosso nipponico per spacciato, ma le prestazioni di quello che è al momento uno dei migliori prodotti del genere sul mercato hanno fatto sì che pubblico e critica rinnovassero quella fiducia sostanzialmente mai perduta davvero.

Parlando di console war, però, si tende a non considerare Nintendo e la sua strategia in quanto parte del tutto. Analizzando con più attenzione contesto e strategie, viene in ogni caso spontaneo porsi un quesito: e se stessimo tutti sottovalutando Nintendo? Quello che noi di Game Division vogliamo fare nei prossimi paragrafi è dunque provare a rispondere a tale domanda, al fine di comprendere se e come l’azienda di Kyoto potrà dire la sua anche alla luce di ciò che accadrà nei prossimi mesi.

Console war: il ruolo di Nintendo

Lo scenario a cui stiamo assistendo da qualche mese è abbastanza delineato e, a grandi linee, mostra come detto il consueto scontro tra Sony e Microsoft, in vista del prossimo mese di novembre che tutti stiamo aspettando con ansia e trepidazione. Sullo sfondo, Nintendo ha deciso di ridurre in maniera assai rilevante la propria comunicazione: a eccezione dei diversi Direct Mini degli ultimi mesi, l’azienda giapponese ha infatti optato per una strategia che va a limitare di molto gli annunci su titoli prodotti o in lavorazione.

Un modus operandi che sta facendo storcere il naso, con Nintendo spesso accusata dagli addetti ai lavori di essersi adagiata sugli allori in seguito agli ottimi risultati ottenuti con Switch. I numeri parlano infatti di più di 63 milioni di unità vendute in tutto il mondo: cifre da capogiro, anche e soprattutto considerando le singolari strategie da sempre applicate dall’azienda.

Sarebbe però scorretto affermare che Nintendo sia “in stand-by”, dato che è comunque ufficiale l’arrivo nei prossimi anni di prodotti di altissimo livello come i sequel di Super Mario Odyssey e di Breath of the Wild. È vero che dal momento dei loro annunci le informazioni in proposito sono sempre state ridotte e non particolarmente approfondite, sempre seguendo questa strategia legata a una comunicazione estremamente limitata. Al contempo va comunque ricordato come Nintendo possa concedersi, dal canto suo, di estromettersi da tutti i discorsi legati alla cosiddetta console war.

Il colosso nipponico non è infatti interessato a discorsi di questo genere, in quanto ormai da anni detiene una propria fetta di mercato e un proprio pubblico su cui ha deciso di investire in maniera decisa: su quest’ultimo, Nintendo punta e punterà sempre proprio facendo leva su quelle proprietà intellettuali esclusive che vanno a rendere l’offerta proposta qualcosa di sostanzialmente unico.

Console war? No, grazie!

In questo tipo di contesto Nintendo ha dunque deciso di discostarsi almeno temporaneamente dai riflettori, lasciando altri due colossi a contendersi il grande pubblico nei mesi a venire. Questo perché l’ipotetico annuncio di console, prodotti o di qualsivoglia novità legate alla nuova generazione, non è attualmente nei piani della società: il pubblico interessato a PlayStation e Xbox – badate: non parliamo in senso assoluto – non è infatti lo stesso che da anni si mostra affezionato ai prodotti Nintendo.

Una “nuova” Switch insomma non avrebbe senso, almeno non nei prossimi mesi: con la console war ormai alle porte, è meglio fare un passo indietro e concentrarsi su tutto ciò che il dispositivo può ancora offrire. I titoli citati in precedenza sono infatti soltanto due delle grandi e importanti aggiunte al catalogo previste per il futuro, e non sono comunque da sottovalutare possibili sorprese in ogni senso.

Non dimentichiamo che l’industria del videogioco è forse una delle più dinamiche all’interno del panorama dell’intrattenimento contemporaneo, e soprattutto bisogna sempre considerare come le strategie di una qualunque società possano ricevere scossoni inattesi come quelli degli ultimi mesi. Anche qui va però appurato come, nonostante tutto, i grandi colossi del settore stiano attraversando e superando la situazione in maniera magistrale: i danni provocati dal tutto si stanno aggiustando, in maniera lenta ma pur sempre costante.

Ciò è testimoniato proprio dall’enfasi e dalle aspettative legate all’imminente console war, ma anche a quell’alone di speranza e curiosità che sempre e comunque caratterizza coloro che prediligono i prodotti targati Nintendo. Lo scenario costantemente in evoluzione rende infatti possibili cambiamenti di ogni tipo, e questo è un fattore da tenere in considerazione in ogni caso.

In risposta alla domanda che fa da titolo per questo approfondimento ci sentiamo dunque di dire che sì, potremmo da un certo punto di vista aver sottovalutato il ruolo di Nintendo in tutto questo discorso. La decisione dell’azienda di agire sotto traccia è infatti discutibile ma, allo stesso tempo, mostra un’attenta pianificazione di quello che è il futuro. Ed è per questo che è sbagliato ritenere la strategia posta in essere un atto di pigrizia o di scarso interesse nel mercato, in quanto l’investimento c’è eccome e ne potremo misurare i risultati in seguito al primo periodo di exploit legato all’imminente rilascio delle nuove console.

In attesa di ulteriori sviluppi, e sempre tenendo in considerazione la possibilità di sorprese del tutto inattese, vi invitiamo a dirci la vostra in proposito: come giudicate l’operato di Nintendo nell’ultimo periodo? Avrebbe forse dovuto investire di più in questa “console war”?

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