Deus Ex: Human Revolution Gameplay
Deus Ex: Human Revolution contiene un mare di riferimenti alla cultura pop. Il nome del personaggio di cui vestiamo i panni è Adam Jensen. È un misto di due parti di Neo di Matrix e una di Clint Eastwood (specialmente la voce nella versione in inglese). Il paesaggio di Detroit ricorda molto Blade Runner, così come alcuni dilemmi morali e temi che riguardano la perdita dell'identità umana. L'inizio grintoso della storia riporta alla mente Robocop, specialmente per l'introduzione che parla dei personaggi e cosa stanno passando.
I primi momenti quindi invitano il giocatore a identificarsi con Adam Jensen, per avere successo e portare i cattivi davanti alla giustizia; in altre parole vi fa venire voglia di vendicarvi. È passato tanto tempo da quando non ci sentivamo così emotivamente connessi al protagonista di un videogioco, e dato che possiamo definirci dei veterani, questo è già un bel risultato.
Combattimenti decenti, aggiornamenti in stile RPG e opzioni come lo stealth o l'hacking via computer rendono il vostro compito più interessante. Il ricco sistema di personalizzazione offre un'ampia varietà di potenziamenti che potete acquistare per potenziare il personaggio in base al vostro stile di gioco. Il modello di combattimento è utile, ma l'intelligenza artificiale dei nemici è un punto debole rispetto al resto del titolo. C'è un sistema di copertura che sembra essere influenzato da Gears of War, ma non è così semplice, tanto che abbiamo trovato un po' di difficoltà a usarlo. Vincere uno scontro può essere una sfida, perché i proiettili dei nemici fanno danni rilevanti. Per quanto riguarda la salute, questa si ripristina stando lontani da combattimenti per un lungo periodo di tempo. Nel complesso gli scontri con i nemici non sono così male, ma potevano essere migliori. Tuttavia per molti giocatori non sarà un problema, perchè i combattimenti non sembrano il vero fulcro del gioco.
Deus Ex: Human Revolution è infatti formato da dialoghi, personaggi, scelte e narrazione. Per fare un altro confronto, si ha una sensazione complessiva simile a quella che lascia Mass Effect 2, ma il titolo di Square Enix fa un miglior lavoro nel mantenere alto l'interesse. Troviamo molto più facile identificarsi con l'eroe di Deus Ex che con il Comandante Shepard. È divertente, ma le motivazioni personali di Adam sembrano più importanti del destino di Shepard, che punta "solo" a salvare la galassia.
Gli sviluppatori hanno veramente lavorato bene nelle interazioni con i personaggi non giocanti e nelle scelte dei dialoghi. Nella maggior parte dei giochi, è semplicemente una questione di scelta tra due opzioni. In Deus Ex: Human Revolution invece non basterà fare delle scelte, perché spesso bisognerà impegnarsi per convincere un personaggio non giocante a sostenervi. Per esempio in un punto del gioco vi trovate in una situazione in cui c'è ostaggio e si può scegliere se lasciare scappare il rapitore o combatterlo; nel primo caso il rapitore prova a prendere comunque un ostaggio, e quindi bisogna parlarci per convincerlo a lasciarlo andare, attraverso molteplici risposte. Che il risultato fosse o no inevitabile, abbiamo avvertito che le nostre scelte di dialogo facessero una grande differenza nel risultato di tale situazione, e che quelle scelte erano basate sull'analisi corretta dei personaggi non giocanti. Per noi, questo è uno di quei rari momenti di gioco che trascendono il mezzo. Complimenti a chi ha scritto il gioco!
A questo punto dovreste aver capito che pensiamo valga la pena di giocare a Deus Ex: Human Revolution. Nonostante una leggera debolezza sul lato combattimento, il resto del gioco è di buona fattura. La storia e i dialoghi in particolare spiccano rispetto al genere, rendendo Deus Ex: Human Revolution più divertente della maggior parte dei giochi recenti di cui abbiamo memoria.
Dopo aver parlato del gameplay è ora di dare uno sguardo agli aspetti più tecnici di questo titolo: la grafica e le prestazioni.