Che grinta questo Kratos

God Of War III è il terzo capitolo di uno dei giochi action più belli della storia.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

Che grinta questo Kratos

Al di là di tutto, God of War III è un gioco magnifico, la cui realizzazione senza difetti manda al diavolo tutti i best del genere. Vedere Kratos dimenarsi nelle sue lotte è un piacere in ogni istante, al punto che una volta avviata la partita sarà difficile distogliere lo sguardo. È il momento della grafica. Prendiamo gli sfondi: vasti, dettagliati nei minimi particolari, offrono delle visuali soddisfacenti che ricordano lo stile pittorico delle Fiandre per i loro colori saturi e scuri. In più, grazie alle capacità della PS3, la profondità di campo è sbalorditiva e passerete qualche decina di secondi ad ammirare l'ambientazione che si staglia sotto i vostri occhi meravigliati. Stessa cosa per i personaggi, Kratos in primis, di cui si potranno riconoscere le minime imperfezioni, come il viso deformato dal peso degli attacchi nemici o dal dolore, dall'amore o dall'odio. Una serie di emozioni si succederanno tra i personaggi e tra i giocatori man mano che le ore di gioco passano fino a raggiungere un finale dantesco che affascinerà sicuramente i fan dell'eroe calvo e infuriato. Ma questa emozione e questa bellezza plastica non avrebbero riscosso così tanto successo se la regia non fosse stata altrettanto sublime.

L'unica cosa che si potrebbe rimproverare a God of War III è una certa linearità nello svolgimento che scompare quando è il momento di combattere: il giocatore rimarrà a bocca aperta e al limite delle sue forze per la grandiosità e le emozioni che lo coinvolgeranno. Infatti è anche in questo che risiede la forza del titolo: giocare a God of War III non è una cosa da niente. Frustrazione, dolore e nervosismo saranno indispensabili per godersi il finale della storia.

Il piacere sta tutto nei combattimenti, che siano contro un soldato semplice o un dio in persona. La condanna a morte, sotto l'apparenza di una crudeltà insensata si prepara in un atmosfera particolare, a tal punto che sarà un piacere immenso vedere Kratos acchiappare la testa di Elio, eliminare un ciclope o ancora distruggere la colonna vertebrale di una sirena.

Ogni combattimento è strutturato in modo che l'istante fatale sia messo in evidenza: il momento fugace in cui si deve scegliere se eliminare l'avversario con un attacco normale o se avviare il famoso QTE che si concluderà naturalmente in un bagno di sangue. Queste situazioni si amplificano durante gli scontri con i boss. Questi ultimi, molto più alti e molto più forti, metteranno a dura prova i vostri nervi e le vostre capacità. Sarà un vero e proprio godimento far partire la serie di azioni contestuali per mandarli all'altro mondo. A proposito di queste azioni, sono state rese più chiare: i tasti saranno visualizzati in base alla loro posizione sul joystick (il triangolo nella parte superiore dello schermo e la croce in quella inferiore). I membri di Santa Monica sono stati proprio in gamba nel rendere ogni condanna a morte molto originale e ben pensata. Evitando di svelarvi la fine, sappiate solamente che potrete infliggere punizioni diverse ad ogni boss in base alle loro caratteristiche e per alcune di queste punizioni potrete decidere voi la durata, facendo terminare l'azione quando lo ritenete opportuno.

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