La fine di un'epoca
In un primo momento il gioco potrebbe sembrare rude e decerebrato, ma in realtà God of War ha in serbo per voi qualche sequenza che vi permetterà di respirare tra due serie di intensi martellamenti di tasti. Diverse fasi di puzzle solving ornano i vari livelli, spesso sulla base di leve da azionare in un certo ordine o secondo concetti più originali. Un esempio è quello dei giardini di Era dove il giocatore dovrà ragionare in termini di prospettiva impossibile, degna dei lavori classici di Escher. Ricordiamo anche il labirinto di Dedalo, che prende in prestito per l'occasione l'aspetto del Cube, come l'omonimo film. Si troveranno anche una o due fasi di volo alla sparatutto, che obbligano il bravo Kratos a fare uno slalom tra travi e palle di roccia che fondono. Questa varietà, anche se limitata, è apprezzabile sopratutto perché si integra alla perfezione con l'insieme.
Ci saranno anche delle fasi di platforming molto interessanti in cui il giocatore dovrà rovistare in ogni luogo con meticolosità. La testa di Elio, oltre a fungere da torcia, ha il potere di svelare gli oggetti o i passaggi nascosti agli occhi dei mortali e quindi sarà possibile trovare una serie di bonus da utilizzare sia durante la partita, per migliorare le proprie capacità, sia a gioco terminato. La ricerca di tutti questi bauli e altre reliquie divine incanteranno i fanatici al 100%. Inoltre, tutto ciò apre la porta al replay value. Dopo aver finito il gioco, avrete a disposizione numerosi items che vi forniranno magia infinita o un aumento della potenza distruttiva. Inoltre vi sarà possibile partecipare a qualche sfida che si rivelerà un'impresa misteriosa e aneddotica.